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Il Lazio premia i clandidati

di Daniele Martinelli

La regione Campania ha scelto di farsi governare da Stefano Caldoro (Pdl) sponsorizzato dal coordinatore regionale del Pdl Nicola Cosentino, sul cui capo pende un mandato di cattura della Cassazione per essere il presunto cartello dei Casalesi in parlamento, caduto nel nulla perché la Camera ha negato l’autorizzazione a procedere.
La regione Lazio ha scelto di farsi governare da Renata Polverini del Pdl, definita “niente male” dal premier piduista in una presentazione pre elettorale in stile barzelletta. Candidato a presiedere il nuovo consiglio regionale è il senatore del Pdl Claudio Fazzone, il più votato in Lazio con quasi 29 mila preferenze, un terzo delle quali ottenute a Fondi, città vicina a Latina per la quale nel settembre del 2008, il prefetto Bruno Frattasi aveva chiesto al governo il commissariamento per infiltrazioni di ‘ndrangheta e camorra in consiglio comunale.
Fazzone è più volte citato nella relazione di Frattasi in quanto socio, con l´ex sindaco Luigi Parisella e un pregiudicato, della Silo s.r.l.avvantaggiata da una variante al piano regolatore votata dallo stesso sindaco“. Ebbene, per la prima volta dal ‘91, anno dal quale esiste la legge che consente al governo di sciogliere i consigli comunali, un governo non l’ha applicata a differenza delle ben 192 ordinanze precedenti. Il caso Fondi ha segnato uno spartiacque.
In conseguenza alla denuncia prefettizia, Claudio Fazzone, in veste di senatore, nell’agosto scorso aveva chiesto una commissione d´inchiesta che facesse luce sull’operato del prefetto Frattasi. Il consiglio comunale di Fondi si è sciolto lo scorso 3 ottobre su iniziativa dell”ex sindaco Parisella a oltre un anno di distanza dalla denuncia del prefetto. La motivazione è stata che “le dimissioni rappresentano la liberazione da una vicenda che ci ha logorato“. Intanto Fondi ha evitato lo stigma di mafiosità, il commissariamento ed è potuta andare a nuove elezioni.
In gennaio il quotidiano Europa ha parlato di quasi due milioni di tessere fasulle nell´Ugl, il sindacato apripista per l’ingresso nel comitato elettorale del senatore Fazzone in vista delle elezioni regionali. Renata Polverini in campagna elettorale lo aveva seccamente difeso di fronte a chi insinuava che aspirava all’assessorato regionale alla sanità.
Oggi, dopo le elezioni che a Fondi hanno visto l’affluenza dell’81% degli elettori il 72,6% dei quali ha votato la Polverini presidente del Lazio, il nuovo sindaco eletto al primo turno col 55,6% dei voti è Salvatore De Meo del Pdl, ex assessore all’urbanistica indirettamente citato a sua volta nella relazione del prefetto, in cui scrive che “Il settore dell’Urbanistica ha agevolato interessi economici di un pregiudicato affiliato al clan Bellocco di Rosarno. Tale comportamento gravemente omissivo appare ripetuto anche nella vicenda della costruzione di 30 appartamenti finiti nelle mani del clan camorristico dei Mallardo, posti sotto sequestro, 5 giorni prima delle elezioni, dalla magistratura“. De Meo si porterà in giunta comunale 12 consiglieri della precedente maggioranza.
Insomma, Fondi ha scelto di tenersi la classe dirigente del Pdl collusa coi clan, e il senatore Fazzone ex capo scorta di Nicola Mancino, che anziché finire sotto indagine, è in lizza per essere promosso presidente del consiglio regionale del Lazio e assumere un terzo “lauto” incarico, oltre a quello di senatore e di presidente di Acqualatina, società che gestisce il servizio idrico nell’area pontina.
Un percorso tutto italiacano per la felicità della Lega dei Maroni e sopratutto della sua alleata chiesa, che aveva fortemente abortito la candidatura di Emma Bonino alla presidenza del Lazio, regione che vanta il più alto deficit italiano della sanità.
Auguri a Renata Polverini e alla sua clandidata giunta affinché non dia ulteriori “fondi” al deficit regionale. Alla faccia del prefetto Frattasi.

dal sito http://www.danielemartinelli.it/

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