Ci vediamo nel 2050
di Federico Valerio
Nel 2050, avrei 104 anni. Se ho preso i migliori geni di mia madre  che di anni ne ha 90, forse ce la faccio.
A quella data,  l'Europa potrebbe essere prospera , felice e a basse emissioni di  anidride carbonica, insomma allora quasi tutto funzionerebbe ad energia  rinnovabile, alla faccia dei nuclearisti e dei petrolieri ad oltranza.
I  dettagli  del rapporto UE di Road map 2050 li potrete trovare sulla rete.
In  sintesi, lo studio di prevalente taglio economico, afferma che  noi  europei, senza aspettare nuove tecnologie, con costi sostenibili  possiamo  salutare petrolio, metano carbone e se vogliamo anche  l'uranio. Per riscaldare le case, muovere merci e persone, per produrre  le cose che ci servono e i cibi di cui nutrirci basteranno Sole e vento,  opportunamente trasformati nei vettori energetici più utili.
Nello  scenario che mi piace di più e che vorrei tanto vedere di persona, le  energie rinnovabili coprirebbero l'80% dei fabbisogni energetici europei  e a questo punto si dovrebbero solo rimpiazzare le vecchie centrali  nucleari europee con altrettanti impianti nuovi.
Anzi  addirittura se ne potrebbe fare a meno se nel frattempo imparassimo a  fruttare tutta l'energia geotermica che ci offrono le placche tettoniche  in movimento e se trasformassimo i deserti africani in centrali solari.
E  in questo scenario che ci stanno a fare le quattro centrali del  Cavaliere che, come lui afferma nel 2050 sarà ancora vivo e vegeto?


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