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Schifo che cammina in doppiopetto

Le giornate delle persone possono variare. C'è chi ha molti impegni, chi li passa le ore leggendo, chi purtroppo guardano parecchia televisione, chi non riesce nemmeno a crearsi spazi per un hobby, chi sta con la fidanzata, la moglie, la famiglia i bambini, o magari per i fatti suoi. In libertà comunque sempre.
C'è chi invece questa vita l'ha avuta in passato, ma ora non l'ha più. Rimangono solo magari quei pensieri e quei progetti che ognuno di noi si costruisce portandoli o meno a compimento...


...un uomo-ragazzo di 31 anni, di nome Roberto e un cognome che molti non vorrebbero nemmeno pronunciare, Saviano.
Poi ci sono personaggi come questi...


...che mi fa schifo persino accostare in un post a una persona come lo scrittore napoletano. Personaggi che dicono di aver avuto la scorta, forse per uscire da un casino dove non avevano saldato il conto, personaggi che cambiano anche squadra di calcio per leccare il culo al padrone.
Padrone, il loro, che chiama eroi gli stallieri della mafia, a capo di un partito fondato da persone del genere...
...padrone, il loro, che nello stesso giorno trova la soluzione al problema della criminalità organizzata. Se ne parla troppo, già perchè come dice lui "la mafia italiana risulterebbe essere la sesta al mondo ma è quella più conosciuta" per colpa dei film e libri... "le serie della Piovra" e "la letteratura, Gomorra e tutto il resto".
Perchè non ci avevamo pensato prima.
Basta non parlarne di una cosa e non esiste.
Basta non farla comparire in Tv e non esiste.
Basta non fare titoli sui giornali e non esiste.
Basta non fare inchieste e non esiste.
Basta non mettere in guardia i ragazzi e non esiste.
Però poi leggo Saviano..."ad aver dato fastidio alle organizzazioni criminali è il mio lettore, non sono io. Il mio lettore è ciò che loro non vogliono, il fatto che in questo momento ne stiamo parlando, che ne hanno parlato tutti i giornali, che continuano ad uscire libri, che continuano a nascere documentari, è tutto questo che loro non vogliono, è l'attenzione su di loro, sui loro nomi, soprattutto sui loro affari"... allora faccio 1+1... la mafia non vuole che si parli di lei (e lo ha dimostrato anche violentemente in passato ma non c'erano forse le telecamete mediaset quindi non valeva), Berlusoni non vuole che si parli di lei.
Risultato...



"Onore è una parola che spesso hanno abusivamente monopolizzato le cosche facendola diventare sinonimo del loro codice mafioso. Ma è il tempo di sottrarla alle loro grammatiche. Onore è il sentire violata la propria dignità umana dinanzi a un'ingiustizia grave, è il seguire dei comportamenti indipendentemente dai vantaggi e dagli svantaggi, è agire per difendere ciò che merita di essere difeso."

Roberto Saviano, un ragazzo, un uomo... il resto è solo schifo che cammina in doppiopetto.
 

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