Pages

GLI UOMINI GRIGI

di Leon Zingales

Michael Ende, in uno dei romanzi più profondi che abbia mai letto, descrive gli uomini grigi, banchieri del tempo dalle sembianze umane e con sigari puzzolenti che vivevano come parassiti sulle spalle degli uomini succhiando il loro tempo.


Chissà perché mi è venuto in mente proprio questo romanzo dopo le dichiarazioni di Jim O’Neill, capo della Divisione Ricerca di Goldman Sachs il quale, con l’usuale modestia e competenza, ha dichiarato:”E’ assurdo l’idea di battere la recessione con regole vecchie come il Glass Steagall Act”. Tra una tartina di caviale ed un bicchiere di pregiato champagne, forse perché sormontato da enormi dilemmi esistenziali (se acquistare o no il Manchester United), ha in sostanza apostrofato come idioti tutti coloro che desiderano la separazione tra banche d’affari e banche commerciali. Il gentiluomo non si è limitato a lanciare invettive, ma con spirito propositivo ha dato pure la sua esoterica ricetta per evitare il ripetersi di ulteriori crisi:”..è necessario un meccanismo anticiclico nei requisiti e nell’uso del capitale per le banche”. Cosa significa questa frase non mi è particolarmente chiaro, probabilmente perché appartengo alla suddetta categoria degli idioti.
Per cercare di riparare il danno apocalittico compiuto dalla cricca alla quale appartiene Jim O’Neill, gli Stati hanno distrutto i propri bilanci pubblici, hanno esponenzialmente aumentato i debiti. Gli uomini grigi hanno derubato il tempo dell’economia, hanno obbligato gli Stati ad ipotecare il futuro dei propri popoli estorcendo denaro dall’economia reale. Le frasi più volte pronunciate dagli squali della speculazione, dagli inventori della piramide dei derivati, sono la tracotante evidenza dell’assoluto senso d’impunità che li pervade. Gli uomini grigi, depauperando il tempo dell’economia, ci stanno conducendo verso il baratro.
Erano possibili due strade alternative: risolvere il problema alla radice facendo dissolvere gli uomini grigi usando radicali rimedi (ed utilizzando i fondi statali per attutire la ricaduta sociale della inevitabile deflagrazione finanziaria) oppure sbragare i bilanci pubblici semplicemente per procrastinare l’inevitabile resa dei conti (e facendo ulteriormente gonfiare i floridi conti dei responsabili del crollo). Non è difficile indovinare quale sentiero sia stato percorso (cammino abilmente guidato dagli uomini grigi messosi a capo della transumanza).
Purtroppo la musica non è cambiata, il passo è rimasto eguale ed i banchieri del tempo, come pifferai magici, ci stanno conducendo, con una marcia che segue il ritmo della morte, verso l’apocalisse dei debiti sovrani.
Gli uomini grigi furono scoperti e resi inoffensivi da uomini guidati da Momo, bimba cresciuta sola ma capace di sognare e quindi di riscoprire il gusto dell’altruismo. Purtroppo non vedo alcuna Momo all’orizzonte, mentre gli uomini grigi continuano a divorare senza sosta il nostro tempo che è ormai agli sgoccioli.


dal sito http://www.economiaincrisi.blogspot.com/

btemplates

0 commenti:

Posta un commento