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RCA, Antitrust, e PIL

A quanto pare qualcuno si è svegliato dal coma profondo e si è accorto che le compagnie di assicurazione stanno salassando a morte gli esangui portafogli degli italiani attraverso la letale arma dell'RCA.

Aumenti reali che spesso superano il 15% e a volte arrivano al 30% hanno fatto sorgere il dubbio che forse è il caso di aprire una procedura antitrust.

Eh già, ma guarda che strano, c'è stato un aumento generalizzato di tutte le compagnie, perfino delle telefoniche....
Per il tipo di lavoro che faccio credo di poter dire di conoscere almeno un pò il settore, e vi dico che è disgustosa la scientificità con cui le imprese di assicurazione hanno deciso di FARE CASSA!

In alcuni casi che ho potuto verificare, ma temo si tratti di un fenomeno molto diffuso, sono stati applicati aumenti mooolto pesanti alla tariffa generale, però ai clienti già in portafoglio l'aumento è stato parzialmente compensato da un aumento dello sconto in polizza, e così facendo si assicurano una minore probabilità che il cliente migri verso altre compagnie.
Se tutte le compagnie operano in questa maniera si aumentano i ricavi e allo stesso tempo si limità la mobilità degli assicurati.

E il povero assicurato, al solito, se la prende in quel posto!

Ma c'è un'altra anomalia che mi ronza in testa. Prendete ad esempio un assicurato in classe 1 e un altro in classe 10 o superiore.
Supponiamo che il primo attualmente paghi 400 € l'anno ed il secondo 1000 €. Se il sistema di tariffazione non verrà rivisto, quando fra tot anni entrambi si troveranno nella classe di rischio minima (semprechè nel frattempo non siano intervenuti dei sinistri) il secondo pagherà comunque molto più del primo assicurato, perchè non riuscirai mai ad annullare la differenza di costo attuale.

C'è da dire, a difesa delle compagnie, che i margini di guadagno si sono molto deteriorati a causa dei costi fuori controllo per i rimborsi dei sinistri.
Ma si tratta di una loro inefficienza, e non è giusto che a pagarne il costo siano i soliti malcapitati assicurati. Del resto non erano le stesse compagnie che alcuni anni fa predicavano una diminuzione dei costi grazie all'introduzione del risarcimento diretto? Sono passati 3 anni e col cazzolo che i costi sono diminuiti, anzi!
C'è da dire comunque che in tutta la faccenda, non giova di certo l'innata e pessima abitudine degli italiani, popolo fondamentalmente ladro, a speculare in modo massiccio sui rimborsi dei sinistri subiti. In questo giova assai l'aiuto della categoria dei carrozzieri, ma non voglio addentrarmi in ulteriori critiche, basti dire che a volte dalla riparazione di un fanalino della freccia ne vien fuori un conto di 700-800 €.

Detto questo, secondo voi porterà a qualche risultato l'indagine dell'antitrust?
Seeeee, figurati, magari  ne salteranno fuori un pò di multe, ma poca cosa per le assicurazioni che potranno continuare a mungere indisturbate.
Del resto è noto il binomio Banche-Assicurazioni, ed è nota le sudditanza degli ambienti politici a quelli bancario/finanziario.

Eppoi, pensateci un pò, in un momento in cui il governo ha un bisogno vitale di sostenere il pil, un 15-20% di aumento su milioni di polizze dà una bella manina, no?

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