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Il nucleare dei vecchi decrepiti.

di Debora Billi

Il rinnovato entusiasmo della nostra classe politica per il nucleare, come sappiamo, viene condiviso da alcuni maitre a penser che diffondono il verbo per via televisiva e non. Alcuni lo fanno in modo subdolo, come Piero Angela, da tutti considerato il Verbo Incarnato della Scienza e quindi da nessuno messo in discussione (qui, se volete, potete sorbirvi come astutamente promuove il nucleare fingendosi imparziale). Altri con maggiore sfacciataggine, come l'ineffabile Chicco Testa che ha addirittura un blog dal surrale nome "Newclear" vòlto a farci credere che il nucleare sia oggi tutto nuovo, bello, sicuro e niente a che vedere con Chernobyl. Quando qualcuno lo accusa di venir lautamente sovvenzionato per tanta fatica, Testa minaccia di spaccargli la faccia. Lo fa per l'Ideale, come osare metterlo in dubbio?Ma il blog Weissbach ci informa che anche altri si prestano alla medesima operazione: ad esempio l'insospettabile Margherita Hack. Cosa c'entri un'astrofisica col nucleare Dio solo lo sa, ma evidentemente anche nel suo caso fa comodo la sua immagine di Scienziato Nazionale Sopra Ogni Sospetto. Non resta da coinvolgere che la Montalcini, attendiamo fiduciosi.
Anche perché le due signore hanno qualcosa in comune: ovvero, l'età veneranda. Cosa gliene importa, infatti, ai centenari che ci governano o che ci illuminano con il loro sapere di piazzare una bomba sotto il sedere dei nostri figli, con un timer destinato a scadere tra una trentina d'anni? L'importante, come sempre, è risolvere il problema immediato.
Non credo che la Hack prenda quattrini per fare questi spot, e come lei forse tanti altri. Credo semplicemente che a questi autorevoli personaggi siano stati sottoposti gli studi che dimostrano come stiamo in braghe di tela dal punto di vista energetico. E così, facilmente li si convince che il nucleare sia l'unica opzione disponibile, e che c'è bisogno di loro per persuadere la popolazione che vive ignara dell'imminente catastrofe.
Anche perché è vero, che il nucleare è l'unica opzione. E' l'unica opzione che consente di salvare il business as usual, il nostro attuale modello di sviluppo. E che consente di operare una transizione soft alla civiltà post-petrolifera. Ad esempio: avete pensato che le centrali nucleari rappresentano l'unica àncora di salvezza per l'industria automobilistica? L'unico modo in cui si potrà salvare la mobilità privata come la conosciamo, ovvero un'auto a testa da cambiare ogni tre anni, è con le auto elettriche alimentate dal nucleare. Altrimenti fine, niet, kaputt. Il petrolio rimanente serve infatti là dove è indispensabile: per l'aviazione, le plastiche, la chimica, l'agricoltura. Per lo spreco non ce n'è più.
Così, ecco i vecchietti alla riscossa: è bello sentirsi utili al mondo, dopo una certa età. I bambini ringraziano, e sicuramente si ricorderanno di loro.

dal sito http://crisis.blogosfere.it/

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