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L’imminente picco del petrolio spiegato ai politici. Lettera di Aspo Italia per spingerli ad agire

L’imminente picco del petrolio spiegato ai politici in una lettera aperta. Con preghiera di prendere rapide contromisure, dal momento che abitudini ed economia dell’Italia sono legate alla disponibilità di grandi quantità di combustibili liquidi a buon mercato: la via d’uscita sono le energie rinnovabili.


Aspo italia, l’associazione che studia il picco del petrolio, ha indirizzato la lettera ai presidenti di Regioni e Province.

Contiene dati sul futuro della produzione petrolifera mondiale provenienti da fonti ufficiali e reca la firma di quattro docenti universitari. Riuscirà a smuoverli?

La lettera di Aspo Italia espone quello che ora dice anche la Aie, Agenzia internazionale per l’energia: fra 18 mesi non si riuscirà più ad estrarre dai giacimenti tutto il petrolio che il mercato richiederebbe. Di conseguenza ne aumenterà il prezzo, insieme a quello di materie prime ed energia .

Ne soffriranno tutti i settori produttivi e l’assetto economico e sociale, “generando una riduzione delle disponibilità di beni, servizi e lavoro così come oggi li concepiamo”.

L’Aspo chiede quindi che “l’azione politica e amministrativa si occupi nel più breve tempo possibile di garantire alla società il mantenimento dei servizi essenziali, scoraggiando la deriva verso il superfluo” e prepari la collettività alla trasformazione.

La lettera evidenzia anche “il carattere controproducente” dei tentativi di far fronte alla minore disponibilità di petrolio attraverso carbone e nucleare.

La via d’uscita, dice il messaggio ai politici, è “un forte sostegno da parte di tutti i livelli di governo e amministrativi riguardo alla produzione di energia da fonti rinnovabili, al risparmio e all’efficienza energetica e al trasporto sostenibile”.

dal sito http://www.blogeko.it/2010/limminente-picco-del-petrolio-spiegato-ai-politici-lettera-di-aspo-italia-per-spingerli-ad-agire/

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