W la biga
di Lameduck
Uno si  domanda come sia possibile che un figuro come Bossi possa continuamente   vilipendere la nazione italiana e minacciarne l'integrità territoriale  senza essere, se non immediatamente associato alle patrie galere,  quantomeno denunciato.
E  che gli fai? Hanno pensato a tutto, questi cialtroni. Non è solo  questione di immunità parlamentare. Per tenersi buona la Lega, che deve  papparsi il Nord in cambio della svendita del Sud alle Mafie, si  stravolge anche l'ordinamento delle leggi.
C'era una volta il Codice Penale che recitava:
Art. 241. - Attentati contro l'integrità, l'indipendenza e l'unità dello Stato.
Chiunque commette un fatto diretto a sottoporre il territorio dello Stato [ o una parte di esso] alla sovranità di uno Stato straniero, ovvero a menomare l'indipendenza dello Stato, è punito con la morte. ergastolo
Alla stessa pena soggiace chiunque commette un fatto diretto a disciogliere l'unità dello Stato, o a distaccare dalla madre Patria una colonia o un altro territorio soggetto, anche temporaneamente, alla sua sovranità.
Questo fino al 2006, Governo Berlusconi III, quando il testo dell'articolo è stato modificato (mentre il centrosinistra lo teneva fermo) con la legge del 24 febbraio 2006 n. 85 pubblicata in G.U. del 13 marzo 2006, n. 60 con il titolo: “Modifiche al codice penale in materia di reati di opinione” come segue:
"Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque compie atti violenti diretti e idonei a sottoporre il territorio dello Stato o una parte di esso alla sovranità di uno Stato straniero, ovvero a menomare l'indipendenza o l'unità dello Stato, è punito con la reclusione non inferiore a dodici anni.
La pena è aggravata se il fatto è commesso con violazione dei doveri inerenti l'esercizio di funzioni pubbliche".
Quindi,  ricapitolando, se Berlusconi sottomette l'Italia al Putiniere russo o  al terrorista internazionale in pensione di Tripoli può farlo  tranquillamente a meno che non lo faccia in maniera violenta, brandendo  una scimitarra o un  kalashnikov, ad esempio. Limitandosi alla lingua in  bocca ed al petting con i suddetti  non è punibile. Questo è il famoso  Partito dell'Amore, non dimentichiamolo.
Se il  cerebroleso padano offende  continuamente la nazione italiana, la sua capitale, i suoi connazionali  ed il sentimento di amor patrio, con l'aggravante che è purtroppo un  ministro, niente più galera. Oddio,  in teoria dovrebbe pagare ogni  volta una multa. 
Infatti, per questi impuniti, vilipendere la nazione italiana è diventato un reato amministrativo. 
291. Vilipendio alla nazione italiana. (vecchio testo)
"Chiunque pubblicamente vilipende la nazione italiana è punito con la reclusione da uno a tre anni."
nuovo testo:
"Chiunque pubblicamente vilipende la nazione italiana è punito con la multa da euro 1.000 a euro 5.000."
Un  altro motivo per vergognarsi di Berlusconi. Di uno che ha portato  questo ciarpame arraffapoltrone  e stipendi d'oro dai trogoli padani  addirittura in Parlamento e nei ministeri a sputare nel piatto dove  mangiano fino a strozzarvisi.
Il  sindaco di Roma ha reagito, si, alle volgari ingiurie galliche ma l'ho  trovato un tantinello moscio. Questi fascisti all'ammorbidente a schiuma  frenata non si riconoscono più. Se ci fosse stato ancora lui avrebbe  come minimo spezzato le reni alla Gallia Cisalpina e per molto meno.  Alemanno invece scrive a Berlusconi. perchè  dica a Bossi di non farlo  più, per favore. Capirai, che paura! Sembra papà McFly: "Ehi tu, lurido porco, levale le mani di dosso."
Dai  Alemanno, un pò più di nerbo. Sei il sindaco di Roma o di Carate  Brianza? Allora tanto valeva lasciarci  Veltroni, in Campidoglio.  Cantiamogliela in coro: "Alemanno, Alemanno, Ale-Ale-manno, Ale-Ale  manno, ahò!"


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