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Il Governo ipoteca il futuro. “Indennizzi alle aziende se l’Italia farà retromarcia sul nucleare”

Ritorno al nucleare, il Governo parla di indennizzi alle aziende qualora in futuro l’Italia innestasse la retromarcia. Vuol mettere un’ipoteca sul nostro futuro, insomma.

Intanto un’analisi appena effettuata da Standard & Poor’s (società di ricerche finanziarie) e relativa agli Stati Uniti dice che senza finanziamenti pubblici il nucleare non è in grado di reggersi in piedi. Non è competitivo.

La deduzione? La scelta nucleare è un piacere che questo Governo fa alle imprese. Non certo alla gente.

Le cose con ordine. La possibilità di indennizzi alle aziende in caso di dietrofront dell’Italia sul nucleare è stata annunciata dal sottosegretario allo Sviluppo economico Stefano Saglia. Un sottosegretario che è quasi quasi un ministro: infatti da oltre tre mesi e mezzo (dimissioni di Scajola) la carica è vacante, e il primo ministro Berlusconi regge l’interim.

Saglia ha dichiarato che si sta valutando “una sorta di indennizzo” per le imprese nel caso in cui il programma del Governo sul ritorno al nucleare “non dovesse completarsi o un governo successivo dovesse contraddire la decisione già presa”.

Traduzione. I soldi per il nucleare verranno estratti dalle tasche dei contribuenti anche qualora si verificasse un soprassalto nazionale di buonsenso.

E in ogni caso per il nucleare è indispensabile il denaro pubblico. Il denaro dei contribuenti. Lo dice un’analisi di Standard & Poor’s relativa alla situazione negli Stati Uniti. E’ stata pubblicata sul sito di informazione sui mercati Platts, che è in gran parte riservato agli abbonati, ma Greenreport ne ha ripreso il succo.

Dice che il nuovo sviluppo nucleare degli Stati Uniti dipende da sostegni federali come prestiti di garanzia, “loan guarantees”, senza i quali la costruzione delle centrali nucleari non sarebbe economicamente competitiva.

Si può anche aggiungere che Citigruoup, la più grande azienda di servizi finanziari nel mondo, ha già smentito le rosee previsioni del Governo italiano: con l’energia nucleare la bolletta dell’elettricità sarà più salata, e non più leggera.

Non la pensate come me, e ritenete invece che il nucleare sia sicuro e che non inquini? Guardate il vil denaro, allora. E chiedetevi chi lo perde, e chi lo guadagna.

Su Reuters Italia indennizzo alle aziende se l’Italia innesterà la retromarcia sul nucleare

Su Greenreport secondo Standard & Poor’s senza finanziamenti pubblici negli Usa il nucleare non regge

dal sito http://www.blogeko.it

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