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Cataclisma-Minzolini: dati alla mano, il Tg1 è morto.

di Wil su nonleggerlo.blogspot.com

850 mila spettatori in meno rispetto allo stesso giorno di un anno fa; certificati i dati di aprile, che sembravano fantascienza; quota shock del 25,5% di share, mai il Tg1 era caduto così giù; un pubblico clamorosamente anziano, e con un bassissimo livello di studio; la nuova emorragia provocata da Enrico Mentana, e quei 700 mila ascoltatori che ogni sera dalle 19.56 alle 20 abbandonano Rai1 per fiondarsi su La7; l'editoriale di martedì sera, e quei 400 mila cittadini che cambiano canale nel giro di centoventi secondi esatti.

Augusto Minzolini, dati alla mano, si conferma il peggior direttore di Tg1 degli ultimi 20 anni: principale responsabile di un salasso di ascolti che si sporca di disinformazione, assumendo così le caratteristiche del dramma mediatico. Alternare la menzogna giornalistica alle inchieste sul sostegno psicologico per cani depressi continua a fare particolarmente comodo, a qualcuno: ma non paga per nulla, in termini di share. E così il Servizio Pubblico si abbandona in mero costo, costo finanziario, costo culturale, a pagarlo la collettività.

Ma a sentire il Direttorissimo le cose non sono mai andate meglio. Lo ha ripetuto a CortinaIncontra, lo ha confermato ad Uno Mattina Estate, ed in tante altre occasioni. Il trucco utilizzato è il seguente: egli paragona con grande enfasi gli ascolti della propria creatura a quelli del relativo competitor, e cioè il Tg5 di Clemente Mimun. E tanti saluti. Peccato che il Tg5 di Clemente Mimun si trovi nella "merda fino al collo", scusate il francesismo: rispetto al 9 settembre del 2009 ha perso più di 1 milione e 300 mila ascoltatori, 21% di share, roba da chiudere baracca e burattini ed affidare il tutto a Giorgio Mastrota. Quella di Minzolini è quindi una vera e propria gara a chi perde di meno, uno scontro fra barboni dell'etere, e se ne vanta pure, che a lui va meno peggio dell'altro. Difficilmente sentirete uscire dalla bocca del cocco di Papi dei dati assoluti. Però è il numero 1, nello sdrammatizzarli, o nel prenderli dal verso giusto.

Quando pochi giorni fa gli chiesi via mail come fosse possibile questo gap statistico tra chi dice che le cose vanno benissimo e chi dice che le cose vanno malissimo, mi rispose che dovevo imparare a leggere i numeri, che i numeri non vanno interpretati e che se non mi piace il suo Tg posso tranquillamente guardare quello di Rai2 o di Rai3, che lui non accetta né lezioni né intimidazioni (??) da nessuno.

Comunque. Con un occhio puntato all'attuale panorama catodico, credo di poter dire che per questo Tg1 sia davvero finita, il Direttorissimo non si rialzerà più. Persino i vertici Rai cominciano a preoccuparsi - il che è tutto dire - un esodo di massa non è che possa essere ignorato così, come se niente fosse. Soprattutto ora che la mina Mentana sta mutando in certezza, con numeri da paura. Ma se chiedete ad Augusto di commentare gli ultimi riscontri Auditel, lui vi dirà che ...
"Ho sbagliato, ho messo troppa politica. Mi hanno fatto perdere 300.000 ascoltatori un servizio sulla Resistenza e l’intervista ad Antonio Di Pietro, eppoi dicono che porta pubblico".
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Update: Minzolini risponde a Repubblica sui dati usciti oggi.


dal sito http://nonleggerlo.blogspot.com/

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