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Credetemi. Un Berlusconi così, non l'avete mai visto.

di Wil su nonleggerlo.blogspot.com


Era il Governo con la più larga e solida e schiacciante maggioranza della storia repubblicana. Traeva ancor più forza, se paragonato all'instabilità dell'esecutivo prodiano, predecessore così debole, così deriso, così ammastellato.

Beh, vedere oggi Silvio Berlusconi impegnato in un'imbarazzante quanto disperata campagna acquisti per poter superare lo scisma finiano e salvare così dal baratro quella che sembrava una macchina da guerra inarrestabile, è uno spettacolo tutto da gustare. Osservate come il Tg1, le reti Mediaset, Libero ed Il Giornale tentino di sminuire l'oscena dinamica: roba da ridere, se non stessimo parlando della nostra democrazia.

Quei 20 deputati da trovare ad ogni costo, da stanare nei più remoti anfratti parlamentari, da rubare all'Opposizione, ovunque, chiunque, troppo fottuta, la paura del voto. Tanto il tradimento elettorale è male solo se fa male a Silvio, altrimenti diventa "gruppo di responsabilità nazionale", che suona così bene. E allora via, si parte, il mercato delle vacche abbia inizio: Roberto Commercio, Ferdinando Latteri, Carmelo Lomonte, Angelo Lombardo, Salvatore Misiti ed il buon Riccardo Villari (in Senato) dal Movimento per le Autonomie; Maurizio Grassano, Daniela Melchiorre, Italo Tanoni dai Liberaldemocratici-Maie; Vittorio Belcastro, Antonio Gaglione, Arturo Iannaccone, Antonio Milo, Luciano Sardelli di Noi Sud; Francesco Nucara, Francesco Pionati e Giorgio La Malfa dai Repubblicani-Popolari. Il Ministro Frattini rivela inoltre di essere molto avanti nelle trattative con i parlamentari delle Minoranze Linguistiche: Siegfried Brugger, Karl Zeller e Roberto Nicco dovrebbero starci. Ammazza oh. E non è finita qui, a Montecitorio la compravendita procede inarrestabile. Sembra che Berlusconi abbia dato mandato ai suoi di convincere qualsiasi forma di vita interna alla Camera provvista di impronte digitali, dai finiani ai rutelliani, dagli eletti all'estero ai repubblicani. C'hanno provato perfino col dipietrista! Tentativo miseramente fallito, ma l'immagine rimane stupenda, e racconta tutto delle condizioni in cui versa l'esecutivo italiano.

Se non sbaglio a Roma si dice qualcosa tipo "stare con le pezze ar culo". Elemosina hard, tanto estrema dall'essere ufficialmente incompatibile con la vittoria del 2008. Perché era il Governo con la più larga e solida e schiacciante maggioranza della storia repubblicana. Ora il Premier sta implorando, tra gli altri, "una vecchia colonna" della Dc siciliana, Calogero Mannino, classe 1939, in Parlamento dagli anni settanta. Gente della vecchia politica, gente dei partiti di una volta, quelli che Papi dice di non tollerare, ma da cui dovrà dipendere. Chissà come la prenderanno gli elettori, sia papali che padani. Ah, dimenticavo. Dall'Udc dovrebbe arrivare più di un rinforzo. Dicono che Totò Cuffaro abbia già accettato.

dal sito http://nonleggerlo.blogspot.com/

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