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Nano,Mongolo,Negro e Frocio

di fronte a queste sacrosante parole non posso fare a meno di abbassare lo sguardo e recitareil mea culpa.


Prometto che d'ora in avanti farò più attenzione agli epiteti per il tipo di Arcore e il suo amico Brunetta.

Ma per quale motivo un post che vorrebbe fare “dissidenza” decide di dare del NANO (pensando di essere divertenti e fare satira) a una persona bassa, quando il NANISMO è un’anomalia genetica di cui il soggetto non è minimamente responsabile? I Nani sono persone che vivono, che magari soffrono della loro condizione e pretendono, tutti, di non essere discriminati nè coi fatti nè con le parole, come fanno alcuni blogger poco intelligenti.

Perchè qualcuno sente il bisogno impellente di esprimere scarsa sensibilità nei confronti di chi soffre di nanismo, in nome magari di ideali politici? Pensa forse che si tratti di esseri inferiori da sbertucciare impunemente? Non li sfiora, a questi brillanti “scrittori” che sono persone come noi che hanno i nostri stessi diritti?

Brunetta fa schifo? Si sono d’accordo.Lo si attacchi sulle iniziative che prende come politico, sulle scemenze che dice ai mass-media, non c’è bisogno alcuno di chiamarlo Nano in maniera dispregiativa, è una prassi che ricorda molto la Germania nazista di Hitler (che fece sterminare i nani e tutti coloro che portavano anomalie fisiche in nome della purezza della razza)in versione contemporanea.

Se è questo il metro che passa, allora liberalizziamo e sdoganiamo anche altri termini: Frocio,Checca,Busone per esempio nel caso di Marrazzo e i Trans ci starebbero stati bene. Di Mongolo nel caso di Gasparri, oppure perchè non scrivere quel negraccio di Obama?
Se l’etica e la correttezza dei termini e se il timore di offendere la sensibilità vale per uno o per pochi ci troviamo di fronte solo ad
un’esibizione idiota di ipocrisia e falso perbenismo.

Fonte: http://www.kliggmagazine.com

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