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21 dicembre: San Silvio Berlusconi, vittima dell'odio politico

Il 21 dicembre non sarà più ricordato solamente come il giorno più corto dell’anno ma anche come la giornata nazionale delle vittime dell’odio politico. A un uomo corto una giornata corta verrebbe da dire, visto che a oggi la vittima è solo il Sommo Silvio.

Non è uno scherzo, è la realtà del disegno di legge 3138 presentato alla Camera il 22 gennaio dal deputato Girlanda, PdL. Fosse stato presentato dall’IDV uno potrebbe anche pensare a una legge-satira ben fatta: dedicare al presidente del consiglio più nano della storia d’Italia la giornata più nana dell’anno. Invece no, tutta farina del sacco PdL che in quanto ad idee non smetterà mai di stupirci.

Ora, non sappiamo cosa prevedano di organizzare queste menti superiori durante la giornata commemorativa ma se hanno utilizzato lo stesso spirito con cui hanno scelto la data allora possiamo fare qualche azzardo.

Possiamo immaginare che si terrà una manifestazione in pompa magna nei pressi del Duomo di Milano dove per l’occasione saranno chiusi tutti i negozi di souvenir. Gli unici partecipanti ammessi saranno i cittadini che si presenteranno indossando un grembiulino con compasso da mostrare all’ingresso. Se autorizzati, gli sarà data una tessera numerata, da escludere comunque la tessera 1816 perché ritirata in segno di riconoscimento verso il Sommo nano, come ha fatto il Milan con la maglia numero 5 di Baresi.

Possiamo immaginare che ci sarà un palco da dove sarà fatto il comizio per commemorare l’attentato al Sommo e per snocciolare i numeri degli ultimi sondaggi. Tra gli ospiti che prenderanno la parola ci saranno gli amici di sempre: Boniauti, Letta, Confalonieri e di nuova data come Capezzone che ha sposato subito gli ideali del PdL quando ha capito che in questo partito non era obbligato a estenuanti scioperi della fame per ottenere un briciolo di attenzione. Il gran sacerdote che presiederà la manifestazione sarà D’Alema, il lider maximo, che finalmente potrà manifestare il suo amore non corrisposto per il Sommo senza dover ricorrere a qualche Bicamerale per flirtare di nascosto.

Possiamo immaginare che durante la manifestazione ci sarà una processione come il trionfo che facevano i guerrieri romani ritornati a Roma vincitori sfilando davanti all’imperatore con i beni e gli schiavi conquistati. Nel nostro caso però la fila sarà aperta da veline, letterine, paroline e letteronze tra le quali il Sommo sceglierà le più bone per candidarle a qualche votazione, previo esame da sostenere sul lettone di Putin. In ordine verranno poi i nemici del regime con braccia, gambe e collo incatenati. Tra questi il Sommo nano ne sceglierà uno affinché sia sacrificato come offerta del partito dell’amore alla dea della Giustizia con la quale ha qualche debito da saldare. La vittima sarà portata sull’ara sacrificale e i sacerdoti Belpietro e Feltri dopo averla stesa su fogli de Il Giornale e di Libero per non sporcare di sangue l’altare procederanno al sacrificio: la vittima sarà ammazzata a colpi di stilografiche e informative. Infine, al termine della processione, saranno presentati i doni che il popolo italiano offre al Sommo: dal processo breve al legittimo impedimento per finire con il Lodo Alfano costituzionale.

La fine della processione concluderà anche la manifestazione ufficiale, mentre a palazzo Grazioli continuerà quella privata fino al mattino tra docce fredde e collanine. L’unica cosa tra tutte queste che però un po’ ci inquieta è che se istituiscono una giornata per commemorare il Sommo mentre è ancora tra di noi, cosa dovremo sopportare quando passerà a miglior vita?

dal sito http://voglioresistere.blogspot.com

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