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Rappresentanti di busta

Ci siamo: l'assurda segretezza sui siti nominati per accogliere la vecchia e cancerogenica tecnologia di fissione nucleare è caduta: non grazie ai nostri "rappresentanti" (che in questo senso non rappresentano altro che i loro interessi di bustarella), ma grazie agli ecologisti francesi, che hanno fatto delle indagini precise negliambienti dell'industria bellico-energetica d'oltralpe, quella che ci venderà le magiche macchine scalda uranio.
I siti sono i soliti, quelli usciti dal piano del 1976. Prendiamone uno come esempio delle dinamiche che regolano questo schifo: Monfalcone.
Monfalcone (Gorizia) è una cittadina che ha vissuto sugli (squ)allori dei cantieri navali, con qualche sbavatura dovuta alle centinaia di vittime dell'amianto, tanto inconsapevoli quanto consapevoli erano dei rischi i capi di Fincantieri. La produzione e gli ordinativi negli ultimi anni sono stati notevoli: a Monfalcone sono nate grosse navi da crociera e gli armatori arrivavano con contratti miliardari. Tutto ciò alimentò, grazie al martire Biagi, ai Bersani e, per ultimi, ai privatizzatori di acqua del PDL, la crescita di moltissime microaziendine in sub-sub-...sub appalto, con tutto il corollario di incidenti da totale assenza di regole. Bosniaci, croati, serbi, cingalesi... un esercito di manodopera a basso costo e ricattabile, persino più degli italici operatori di call-center, che almeno non devono andare a 30 metri senza sicura.
Crisi del 2008, ordinativi rallentati; finalmente un caso in cui brilla il grande vantaggio del lavoro interinale ed atomizzato: crolla l'attività e nessuna fastidiosa conseguenza sindacale (ricordo la Costituzione Italiana: repubblica fondata sul lavoro). La mobilità (quella di un popolo di lavoratori erranti) risolve tutto: meno neri per strada, meno bivacchi a ridosso dei cancelli (la mensa costa), un calo generalizzato degli affitti in nero, insomma il benessere secondo Borghezio.
Il tempo che ci vorrà per i residenti a realizzare la crisi dell'indotto, il tempo di qualche difficoltà che possa far vacillare la fede anche per il rito del centro commerciale, che il goveno nazionale ha già trovato la soluzione! C'è una situazione di depressione? Voilà, una radiosa centrale a fissione nucleare vi risolverà tutti i problemi, l'amministrazione locale riceverà un po' di euri per ogni Kilowatt prodotto ed avrete di nuovo la manutenzione della aiuole, il bonus per l'asilo, il posto di lavoro in Comune... e poi basta con quei fastisiosi blackout che vi bloccano in ascensore e potrete continuare ad usare i vostri fiammanti forni elettrici da cucina e il condizionatore d'aria.
Marcegaglia, che rappresenta il nuovo vorace apparato militar-industriale (le centrali saranno siti sottoposti a protezione militare), ha già fatto allusioni sulle ricadute monetarie per chi accoglierà volontariamente le centrali: 25 grandi aziende avranno lavoro per anni, 11 delle quali saranno friulane.
Nella nebbia mediatica generale, pare che la stampa della ex-sinistra abbia avuto un guizzo di lucidità : segnalo questo articolo, buono per inquadrare l'argomento e come punto di partenza. Per intanto, speriamo che la conferenza Stato-Regioni, prevista per il 28 gennaio non sia protetta dal segreto industriale.

dal sito http://sacrabolt.altervista.org

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