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Quanto costerà l’energia nucleare? Citigroup smentisce le rosee previsioni del Governo

Quale sarà il costo dell’energia elettrica dopo il ritorno al nucleare contestato e pericoloso? Avrà più o meno il prezzo delle patate, dice il Governo.

Per niente. Sarà ben più cara di ora se si prendono come punto di riferimento le valutazioni di Citigroup, la più grande azienda di servizi finanziari nel mondo, relative ai costi e ai rischi degli investimenti nelle centrali nucleari.

Ora l’energia elettrica costa circa 65 euro per megawatt. Che l’energia nucleare costerà come le patate, o giù di lì, l’ha detto l’altro giorno il sottosegretario allo Sviluppo economico, Stefano Saglia, a margine del convegno sul nucleare organizzato dall’Enea.

L’Ansa registra la sua dichiarazione: nel momento in cui le centrali nucleari funzioneranno a regime in Italia, il costo dell’energia potrà scendere a 40 euro per megawatt. Il costo, ha spiegato, viene calcolato sulla base dell’impianto di finanziamento, a 40 anni, da parte delle banche.

Ben diversi i calcoli di Citigroup diffusi da Greenpeace nel briefing “Bufale nucleari”. Il punto di partenza è il rapporto “New Nuclear, The Economics Say No” pubblicato nel novembre 2009 da Citi Investment Research & Analysis, divisione di Citigroup Global Market.

Citigroup afferma in sostanza che ci saranno costi più alti e tempi più lunghi del previsto per la costruzione dei nuovi reattori. Nell’ipotesi di maggiori costi pari al 20% e di ritardi di due anni nella costruzione, il prezzo dell’energia dovrà essere pari ad almeno 70 euro per megawatt affinchè gli investimenti siano ragionevoli.

Cioè più alti rispetto ai 65 euro attuali e molto, molto più alti rispetto alle rosee indicazioni del sottosegretario.

Si può aggiungere che le previsioni di Citigroup peccano di manifesto ottimismo se si prende come punto di riferimento il reattore finlandese di Olkiluoto. Un reattore Epr come quelli che si vogliono costruire in italia.

Olkiluoto è ancora in costruzione. Doveva entrare in funzione tre anni fa e nessuno si azzarda a prevedere quando sarà ultimato. Nel frattempo i costi sono aumentati del 50%. Altro che i due anni di ritardo e maggiori costi del 20% preventivati da Citigroup…

Su Ansa il costo dell’energia nucleare secondo il sottosegretario Saglia

Il briefing “Bufale nucleari” diffuso da Greenpeace

dal sito http://www.blogeko.it

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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono sardo, e in campagna elettorale Capellacci disse che non si sarebbero costruite centrali nucleari in Sardegna. E da un bel po' si vocifera l'esatto contrario, e per fortuna la gente non sembra disposta ad accettare anche questo. Oltretutto vorrei capire dov'è il risparmio se l'energia in questo caso bisognerebbe trasportarla dall'isola al resto delle regioni. Non capisco che senso abbia rivolgersi al nucleare mentre tutti gli altri stati europei stanno cercando nuove fonti di energia rinnovabile, mentre si parla di energia pulita, mentre si ha bisogno di risparmiare, non di sprecare ancora. Insomma, non ci sono soldi per la scuola, per la ricerca, per la sanità, per le piccole imprese, per la magistratura... ma le centrali nucleari si possono costruire.

baggi1973 ha detto...

questo è uno dei temi a cui tengo di più e che cerco di diffondere il più possibile attraverso questo blog. Se vai a leggerti tutti i post corrispondenti al tag "nucleare" potrai vedere che tutti confermano il tuo pensiero.
Evidentemente gli incompetenti che governano questo paese, sulla cui buonafede credo nessuno ci metterebbe la faccia, mettono gli interessi e le buone ragioni di milioni di italiani dietro a quelli della solita casta di affaristi e parassiti che vedono nel ritorno al nucleare un enorme business!Soldi soldi soldi, sono quelli che contano, la salute ed il futuro degli italiani vengono dopo!
Grazie del commento e ciao.

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