Ad ogni costo
Incredibilmente (ma anche no), la Santa Sede riesce a trovare da dire perfino sulla vicenda di Jana Rawlinson, l'australiana due volte campionessa del mondo nei 400 metri a ostacoli che ha rimosso le protesi al seno per avere più possibilità di vittoria alle Olimpiadi del 2012.
Secondo il Cardinale portoghese José Saraiva Martins, prefetto Emerito della Congregazione per le cause dei Santi e membro di varie congregazioni pontificie, si tratta infatti di una scelta "molto discutibile", giacché in tal modo l'atleta "rinuncia platealmente alla sua femminilità: una cosa non comprensibile, o meglio spiegabile con l'idolatria del successo ad ogni costo".
La Rawlinson, per la cronaca, aveva messo le protesi circa 14 mesi prima per ragioni puramente estetiche; avessero intervistato il Cardinale in quel momento, avrebbe certamente dichiarato che si trattava di una scelta "molto discutibile", giacché in tal modo l'atleta aveva "enfatizzato artificialmente la sua femminilità: una cosa non comprensibile, o meglio spiegabile con l'idolatria della bellezza ad ogni costo".
Sul fatto che simili critiche non siano comprensibili, o meglio spiegabili con l'idolatria di rompere i coglioni ad ogni costo, il prelato non ha ritenuto di pronunciarsi.
Fonte: http://metilparaben.blogspot.com/


0 commenti:
Posta un commento