Offresi servizi, segreti.
Tre scandali hanno coinvolto i servizi segreti statali negli ultimi anni, intrecciati tra di loro e non ancora dipanati:
Lo scandalo Telecom-Sismi
L'archivio segreto di via Nazionale
Il rapimento dell'Imam Abu Omar.
I primi due sono i più collegati tra loro e hanno inizio con l'insediamento del Generale Nicolò Pollari come capo dei servizi segreti, avvenuto con la nomina del governo di Silvio Berlusconi, appena eletto, nell'estate del 2001. Il clima cambia con l'ascesa al potere del generale, che ordina svariate azioni: l'epurazione dall'amministrazione di Palazzo Chigi di tutti i membri chiave, l'insediamento di figure amiche all'interno di punti cardine della pubblica amministrazione e ordina al consulente Pio Pompa di ottenere informazioni su personaggi "nemici" al premier (cito una missiva da parte del soggetto a Mr.B. ritrovato appunto nell'archivio di Via Nazionale: "Sarò, se Lei vorrà, il Suo uomo fedele e leale…desidero averLa come riferimento e esempio ponendomi da subito al lavoro" il lecchinaggio la missiva completa qui). Ulteriori informazioni sulle note di Pollari qui.
La cosa è poi venuta a galla, l'archivio è stato sequestrato e da giugno 2007 Pollari e Pompa sono indagati per peculato e possesso abusivo di informazioni riservate. Tuttavia, soltanto un paio di settimane fa il premier, Silvio Berlusconi, ha autorizzato i due a non rispondere ai Magistrati, dichiarando valida la richiesta di copertura da parte del segreto di stato delle loro azioni. Ovvero ammettendo che il tutto era o autorizzato o addirittura richiesto dal governo.
La vicenda si ripete per l'altro scandalo collegato a questo, ovvero le intercettazioni illegali effettuate, probabilmente per conto dei servizi segreti, su varie personalità politiche ed economiche da parte del dipartimento Security di Telecom Italia. Nel dicembre 2006 vengono arrestati Marco Mancini, numero 2 del Sismi e vice di Pollari, Giuliano Tavaroli capo della Security di Telecom e membri del suo team ed un investigatore privato di Firenze, Emanuele Cipriani (I tre si conoscevano dai tempi del team antiterrorismo del generale Dalla Chiesa degli anni 80). Anche in questo caso Silvio pone il veto, soltanto qualche giorno fa, secretando le attività di Marco Mancini.
Un'altra dimostrazione di quanto i servizi segreti responsabili di questi misfatti non fossero deviati, al contrario, fossero completamente autorizzati, quando non promossi dal governo. E che le intercettazioni vanno bene quando sono illegali, ma a favore del potere, e invece sono da sanzionare e impedire quando sono legali ma riguardano gli amici del sultano.
Link: http://voglioresistere.blogspot.com/2010/01/offresi-servizi-segreti.html
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