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Milioni di alberi nella foresta delle cazzate

di Alessandro Robecchi

A costo di farmi internare, vorrei prendere sul serio una promessa elettorale di Berlusconi: quella sui cento milioni di alberi da piantare nei prossimi tre anni. E’ la cosa più cretina che abbia mai sentito, pur nell’ampio campionario che sappiamo, e dunque credo si debba approfondire. Per piantare cento milioni di alberi si spenderebbero dai 25 ai 100 miliardi di euro (cito un professore perplesso che ha scritto al Corriere commentando la proposta). Non si saprebbe dove diavolo prenderli, cento milioni di alberi. E soprattutto non si saprebbe dove piantarli: escludendo i boschi che ci sono già, le cime delle montagne e le spiagge dove non crescerebbero, avremmo un albero ogni metro e mezzo di terreno, comprese le autostrade, le piste degli aeroporti, i parcheggi dei supermercati, gli stadi, le ferrovie e gli ospedali. Circondati finalmente da una foresta impenetrabile potremmo avere alcune soddisfazioni impagabili, come sapere Sacconi mangiato da un’anaconda o Calderoli disperso nelle paludi di mangrovie intorno a Bergamo. In compenso avremmo un clima di tipo equatoriale, animali feroci, malattie tropicali e Scajola dovrebbe tagliare alberi per liberare spazio per le centrali nucleari indispensabili per procurarci energia necessaria a tagliare alberi. Di positivo c’è che potremmo organizzare una guerriglia nella giungla; di negativo c’è che La Russa tirerebbe il napalm. Di positivo c’è che ci sposteremmo con le liane, più puntuali dei treni pendolari, di negativo c’è che avremmo sempre il timore di vedere un tipino isterico sporgersi da dietro un tronco urlando “sono stato frainteso!”. La situazione insomma, sarebbe assai deprimente, ma mai deprimente come vivere in un paese che crede a cazzate tanto enormi e magari vota pure chi le dice. Per fortuna ha promesso anche di sconfiggere il cancro, sempre nei prossimi tre anni, oscurando con una volgarità crudele una scemenza manifesta. Ma andiamo! Cento milioni di alberi! Non sarà esagerata una simile foresta per un Macbeth così piccolino?

dal sito http://www.alessandrorobecchi.it/

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