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Mais ogm, Zaia mantiene la promessa: bloccate le coltivazioni in Italia

Però! Le motivazioni di Zaia sono talmente limpide e fondate che stavolta credo non si possa che plaudire l'azione del ministro leghista.

Alla fine il Ministro dell’Agricoltura Luca Zaia ha mantenuto la promessa: la Commissione prodotti sementieri geneticamente modificati ha negato l’autorizzazione alla semina del mais ogm della Monsanto conosciuto col codice di Mon810, e lo stesso Zaia ha fimrato il decreto di stop alle coltivazioni.


La decisione, già annunciata in occasione dello sblocco europeo della patata ogm Amflora, è quindi finalmente arrivata. Zaia, quindi, ha deciso di dar ragione alle maggiori associazioni di categoria dell’agricoltura italiane che, con l’eccezione di Confagricoltura, si erano dichiarate tutte contrarie agli ogm, seppur con motivazioni diverse.

Le motivazioni del Ministero dell’Agricoltura, invece, le ha date lo stesso Zaia:

La motivazione squisitamente tecnica della contrarietà è nell’assenza delle condizioni che garantiscano la coesistenza fra coltivazioni OGM e coltivazioni OGM-free, come previsto dalla legge, condizioni che da più parti – dove forse non si ha chiaro che la libertà propria finisce laddove comincia quella del vicino - si sta tentando di presentare come fatto irrilevante. Ecco di quali articoli è composta, a mio personale parere, la legge del buon senso: 1. Siamo la culla della biodiversità, con 4500 prodotti tipici frutto di secoli e secoli di storia; 2. dove si coltivano gli OGM, gli agricoltori non guadagnano di più; basti dire che oggi alla borsa di Chicago il mais è quotato a 101 euro alla tonnellata, contro i 146 euro/ton delle borse europee; 3. il mais transgenico, la cui coltivazione è autorizzata da anni in Europa, non copre più dell’1% della produzione totale; 4. il vero business delle multinazionali non sarebbe nella coltivazione, ma nel brevetto delle sementi e delle eventuali, successiva ibridazioni; in poco tempo la terra sarebbe nelle mani di pochi uomini, come è accaduto in India e come si sta cercando di fare anche nel continente africano, dove la prima voce che si è levata a difesa degli africani è quella della Chiesa; 5. gli OGM non servirebbero a sfamare il mondo perché non mi risulta che esista un patto etico per regalare un’eventuale sovrapproduzione a chi muore di fame; 6. dove si vendono gli OGM, i ricchi mangiano biologico, i poveri i cibi geneticamente modificati. Non siamo oscurantisti, ma gente di buon senso, che rispetta il volere del popolo.
 
dal sito http://www.ecoblog.it/post/10120/mais-ogm-zaia-mantiene-la-promessa-bloccate-le-coltivazioni-in-italia

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