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Frisullo, i soldi e le escort: i veri costi della politica

Però, mica male la vita da consigliere regionale, eh?
Chissà come mai nell'articolo non c'è il riferimento al partito di appartenenza del buon Frisullo. Per chi non lo sapesse ancora si tratta di un uomo del PD, ricordarlo non guasta.

di Alessandro D'Amato

L’ex vicepresidente della Regione Puglia a libro paga mensile di Tarantini. Che gli ha anche regalato prestazioni sessuali, capi d’abbigliamento e buoni benzina. E, visto quanto ha ricevuto in cambio, corrompere conviene.


La stima è per difetto, ma non è comunque incoraggiante: un politico di medio-alto livello regionale costa appena 300mila euro l’anno. Questa infatti, secondo le confessioni dell’interessato, sarebbe quanto ha dato Gianpaolo “Gianpi” Tarantini al vicepresidente della Giunta Regionale Alessandro “Sandro” Frisullo durante le loro frequentazioni: 12mila euro al mese per 11 mesi nel solo 2008 (cioé 132mila euro), più altri 150mila in costosi capi di abbigliamento, buoni benzina, regali di vario genere. Oltre alle ormai immancabili “prestazioni di natura sessuale” (il linguaggio dei giudici è davvero poco romantico), erogate (scusate, mi sono adeguato) nel caso dello sposato Frisullo (con Rita, che fa il consigliere comunale a Lecce) in un appartamento nei pressi di via Capruzzi in quel di Bari preso in affitto da Gigi Zaterini, storico segretario del politico.

TRE RAGAZZE PER ME - La prima, Maria Teresa De Nicolò, detta Terry, era già piuttosto famosa di suo: faceva infatti parte, insieme a Patrizia D’Addario, Barbara Montereale e Sabrina Began, delle ragazze invitate per presenziare alle cene di Silvio Berlusconi prima che l’arresto di Tarantini e le parole di Patrizia rovinassero l’idillio del premier. “Bruna, slanciata e dallo sguardo intrigante” la descrivono le cronache; di che cosa si occupa?, le chiesero quei cattivoni di Repubblica all’epoca. “Di arredamento e ristrutturazione di immobili. E poi adoro leggere: libri e giornali”, rispose lei. Di Vanessa Di Meglio è lo stesso Tarantini a parlare, nei verbali, descrivendola così: “E’ una mia carissima amica che ho conosciuto per il tramite di mia moglie circa 10 anni fa. Da allora ho continuato a frequentarla invitandola a feste nelle quali la riempivo di attenzioni anche fornendole cocaina. Tendenzialmente la stessa non è una professionista del sesso ma all’occorrenza non disdegna di essere retribuita per prestazioni sessuali. Ho anche favorito le prestazioni sessuali della Di Meglio con il presidente Silvio Berlusconi, in due circostanze a Roma il 5 settembre e l’8 ottobre 2008. Ricordo che il 5 settembre la Di Meglio si fermò a palazzo Grazioli“. Su Sonia Carpentone, la terza “fortunata”, c’è poco, se non una segnalazione sulla sua presenza al Billionaire di Flavio Briatore due estati fa. E oltre a questo, Frisullo avrebbe inoltre ottenuto la disponibilità, da parte di Tarantini, di un’autovettura con autista e persino del servizio di pulizia settimanale della sua casa barese in via Giulio Petroni. Ben 282mila euro in servizi vari per undici mesi: se non fosse stato scoperto, si sarebbe tranquillamente sfondata quota 300mila annui.

DOVE E QUANDO? – “A Frisullo i soldi li ho dati o nella sua stanza alla Regione o nella sua macchina, a volte messi in busta. Nessuno era a conoscenza di queste tangenti; spesso ci incontravamo al distributore Q8 a San Giorgio/Torre a Mare di Bari. Lui arrivava con la sua macchina, faceva uscire l’autista della Regione, e io entravo e gli davo i soldi“, dice nel verbale di interrogatorio Gianpaolo Tarantini. “Con lui - fa mettere a verbale Tarantini - avevo un accordo per una sorta di ‘protezione politicà ad un costo fisso di 12.000 euro al mese, somma che ho versato da gennaio/febbraio 2998 fino a novembre 2008 (…). Per le delibere che avevo vinto alla Asl Lecce consegnai a Frisullo in due, tre tranches 50.000 euro. Di seguito iniziai i pagamenti mensili“.

IN CAMBIO DI COSA? – E cosa ha dato Frisullo in cambio a Tarantini, sempre secondo l’accusa? Appalti per un milione di euro per la fornitura di materiale sanitario da parte delle società di Giampi; e per quattro milioni di euro per la ‘gestione dinamica dei documenti cartacei e cartelle cliniche‘ banditi dalla Asl di Lecce e aggiudicati a Tarantini e alla società Prodeo spa di Marzocca. Parliamo quindi di un investimento di 300mila euro a fronte di un ritorno di cinque milioni. Una percentuale di incremento del 1566%. A questo punto non c’è dubbio: corrompere conviene.

dal sito http://www.giornalettismo.com/

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