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Alimentari: caro cibo e caro petrolio?

di Debora Billi

Oggi sulla home di Repubblica campeggia il titolone: Istat, crollano le vendite di prodotti alimentari. Un calo del 3,3% rispetto a Gennaio 2009. Urca, aiuto, ci cade il cielo sulla testa.
Poi mi ricordo che ci sono le elezioni tra qualche giorno, e il cielo che cade sulla testa è un allarme che si lancia spesso in questi casi. La morte per fame è uno spettro valido come tanti altri, come se la nostra stampa si ricordasse delle catastrofi incombenti solo quando abbiamo la scheda elettorale in mano. Tutto il resto del tempo, ottimismo a scatafascio e Italia in cima al mondo.
Però... appena dieci giorni fa usciva, meno strombazzato, un altro articolo stavolta su La Stampa. L'autore fa notare che, proprio dal Gennaio 2009 ad oggi, il prezzo del petrolio è raddoppiato: e con esso, i prezzi dei generi alimentari. La "ripresa" per il momento è trainata quasi solo dalla Cina, ma
Quando anche l'Occidente riaccenderà il motore dell'economia la domanda si impennerà: sarà complicato tenere fermi i prezzi del barile. Nessuno si aspetta moti di piazza per il cibo in Europa o negli Stati Uniti, ma è un fatto che alcune abitudini diventeranno estremamente costose: per esempio far arrivare un salmone dall'Atlantico del nord e un avocado dai tropici per un antipasto giapponese. O mangiare carne di manzo tutti i giorni - e far viaggiare i bovini per migliaia di chilometri -, mangiare ortaggi indipendentemente dalla stagione. (...) Uno studio ha calcolato l'incidenza del petrolio sulle tavole americane: col petrolio a 70 dollari, per sfamare quattro persone la cifra minima è 188 dollari al mese. Se si tornasse ai livelli del 2008, si arriva a 424. Presto il cibo a chilometri zero non sarà più questione di ambiente ma di portafoglio.
Curiosamente, nel Gennaio 2008 parlavamo dello stesso argomento, qui. Ovvero, che il prezzo dei generi alimentari è destinato comunque a crescere, prescindendo dal governicchio all'opera al momento. Ce lo ha spiegato molto bene anche Lester Brown, che ha dedicato quattro libri alla questione.

dal sito http://petrolio.blogosfere.it/2010/03/alimentari-caro-cibo-e-caro-petrolio.html

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