Lodo: tutti complici. Mentre l'Italia guarda il Grande Fratello
Mentre l'Italia inizia ad appassionarsi ai sondaggi - e al Grande  Fratello - si compie uno dei crimini più grandi degli ultimi tempi
di Valerio Lo Monaco
Ha cominciato Enrico Mentana. E presto seguiranno tutti a ruota,  vedrete. Ogni lunedì, da quello scorso e fino alle elezioni, il TG di  La7 (l'unico delle tv generaliste che valga almeno un po' la pena di  seguire, così come lo era quello di Piroso) comunicherà i dati di un  sondaggio elettorale che ha commissionato alla più importante società  specifica sul territorio italiano.
Naturalmente la notizia non è di gran conto, così come nel modo più  assoluto ci si può interessare alla salita o discesa di questo o quel  partito, e soprattutto di questo o quell'agglomerato, vero o supposto  (visto che al momento non è dato sapere chi andrà con chi) di settimana  in settimana. Il Berluscometro, in altre parole, come al solito non ci  interessa.
Il punto è che se come sembra si andrà a elezioni in Primavera, ciò  significa a occhio e croce che abbiamo di fronte sei mesi di campagna  elettorale e sondaggi da digerire. Ovvero, grossomodo, la paralisi  completa di qualsiasi attività politica (se mai ce ne sia stata negli  ultimi anni) nel nostro Paese. E il tutto mentre invece ce ne sarebbe un  disperato bisogno.
Beninteso, non che ci si potesse aspettare qualcosa dal governo in  carica, soprattutto in merito di politiche atte a contrastare l'attuale  stato delle cose a livello italiano, ma al tempo stesso non è che si  possa aspettare poi molto da una eventuale opposizione che arriverebbe  in Primavera al governo. Questi o quelli, come sappiamo, pari sono. In  incapacità, indegnità, incompetenza, spessore morale ed etico. Una banda  vale l'altra.
Lo conferma, proprio ieri, il fatto che al Senato sia passata in  Commissione l'immonda retroattività del Lodo Alfano: Berlusconi entrò in  politica oltre quindici anni addietro per difendere (e allargare) i  propri interessi economici facendo tabula rasa della Costituzione e di  ogni norma di vivere morale e civile, e oggi, a quanto pare, riesce  definitivamente nel suo intento. L'impunità, anche retroattiva, per le  centinaia di reati che gli vengono imputati e per i quali non potrà  essere giudicato. È, questo, un calcio in faccia a tutti gli italiani.
E sia chiaro: Gianfranco Fini e tutti - tutti - quelli che hanno  sostenuto questa norma sono complici perfetti di tale crimine. Che di  questo si tratta.
Così come complici - tutti - sono gli italiani che nel corso dei  passati quindici anni hanno votato Berlusconi e i suoi vari governi.
A livello di percentuali, inoltre, c'è un altro dato che si può  rilevare: malgrado appaia che - sempre secondo i sondaggi - il 41% degli  italiani si dichiari distante dalla politica e per nulla interessato,  se non deluso, da essa, ebbene il dato importante da registrare è il  fatto che il partito degli astensionisti è - meglio, appare - in calo.  Si attesterebbe per ora al 25%. Sia chiaro, anche con questa percentuale  è in ogni caso l'agglomerato più importante (o quasi) tra quelli  politici presenti, e pure se si tratta di un agglomerato del tutto  eterogeneo, non è che gli altri siano poi tanto omogenei.
Comunque il dato resta: quasi la metà degli italiani è disaffezionato  alla politica ma "solo" il 25% ha capito che andare a votare non è solo  inutile, ma anche una vera e propria posizione politica. Tutti gli  altri, come Sudditi (appunto)  pare che andranno a votare per una banda o l'altra. E magari seguiranno  tutta la campagna di questa immobilità politica dotati di super  televisori moderni e occhialini in 3D.
Del resto, solo due giorni addietro, l'undicesima edizione del Grande  Fratello ha raccolto il 27% di share. È questa l'Italia (e il mondo) in  cui ci tocca vivere.
dal sito http://www.ilribelle.com
non c'è che dire, caro il nostro Gianfranco, proprio una bella figura di merda!


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