Dirigenti PD, quando lo capirete?
di Andrea Valdambrini
Sono giorni di passione per la sinistra inglese, che sta celebrando il  suo congresso a Manchester, una delle più ricche di tradizione operaia  di tutta l’Inghilterra. Sabato il 40enne Ed Miliband  vince a sorpresa le primarie e diventa il più giovane leader laburista  della storia. In 3 minuti di discorso spazza via 13 anni di New Labour,  durante i quali Blair prima e Brown  poi hanno guidato il Paese attraverso tre governi. Vira a sinistra senza  per questo tornare al massimalismo ideologico che aleggiava nel Labour  anni ’70 – niente di male, s’intende, ma in Gran Bretagna vuol dire  sconfitta elettorale. Ed ha ringraziato Diane Abbott,  candidata radicale, donna e di colore, affermando che la sua voce si  deve sentire, che il dissenso è essenziale dentro un partito  democratico, lo arricchisce e non lo divide. Solo 4 giorni dopo  dall’insediamento di Ed, il fratello maggiore David, già astro nascente  del partito, capisce di essere incompatibile – ideologicamente, e  persino familiarmente – con il nuovo corso. Ha lottato per la leadership  da favorito, ha perso contro suo fratello. Ha solo 45 anni, si ritira  dalla dirigenza laburista.
In tre mosse, un grande partito che  ha perso le elezioni cinque mesi fa, rinnova completamente la sua classe  dirigente, e con quella nuova fa ammenda, senza lacerarsi, delle scelte  più controverse fatte in passato, come la guerra in Iraq voluta da  Blair. Secondo i sondaggi, oggi il Labour avrebbe il 40% dei voti, di  più dei conservatori al governo.
È così che si fa.
D’Alema, Veltroni, Bersani: quand’è che lo capirete?
dal sito http://www.ilfattoquotidiano.it


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