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Cadranno le foglie e i governi

di Simone su voglioresistere.blogspot.com




Settembre si preannuncia caldo. Da venerdì il parlamento sarà chiuso per ferie, quindi i telegiornali ci delizieranno con servizi sulle vacanze del politico di turno. Ma Silvio non andrà in ferie, gli obiettivi per quest'agosto sono molteplici:

- Mantenere i suoi saldi tra le sue fila. Impresa ardua dato che il PdL è un covo di patenti opportunisti e l'aria di morto comincia a farsi pesante. Meglio lasciare la barca che rischia di affondare, che affondare con essa.

- Perdere 7 chili. Ci prova ogni estate, gli serve per le gnocche e per vivere fino a 120 anni.

- Smontare definitivamente Gianfranco Fini, ora il suo più pericoloso nemico. Preparatevi a scandalini, e scandaletti, veri o inventati, serbati gelosamente nella cassaforte delle grandi occasioni della Premiata Ditta Feltri e Signorini.

- Prepararsi al voto. Perché ci sarà.

A settembre ci attende un periodo di instabilità al governo: già con la prima votazione dopo il divorzio con Fini la maggioranza ha raggiunto i 299 voti contrari (alla sfiducia di Caliendo), contro i 304 degli astenuti più i favorevoli. Probabilmente l'esecutivo attuale reggerà ancora poco, inoltre con questa maggioranza Silvio può scordarsi intercettazioni e lodo Alfano, ovvero le uniche leggi che gli interessino veramente. Non solo, approvare decreti a colpi di fiducia non sarà più possibile, dato che in caso venisse battuta la maggioranza il governo cadrebbe automaticamente. Insomma, un inferno per B.

Per questo, nonostante tutto Silvio è il primo a pensare alle elezioni. Infondo può contare su 5 televisioni dalle quali fare campagna elettorale indisturbato e che gli consentirebbero probabilmente di avere un'altra volta la maggioranza in parlamento.
Futuro e Libertà per l'Italia sarebbero in questo caso sicuramente l'ago della bilancia. La Lega aumenterà ancora sensibilmente il suo bacino. Se Grillo dovesse presentare il Movimento 5 Stelle alle politiche andrà sicuramente a prendere voti da PD e IdV, che probabilmente rimarrà stabile, frammentando quindi ulteriormente il bacino elettorale "di sinistra". A ciò contribuirebbe anche un'eventuale corsa singola di Vendola con SeL. ApI e UdC si alleeranno probabilmente tra loro, costituendo anche loro, ahimè, un possibile decisore per la maggioranza.
Una cosa è certa, PD + IdV non hanno i numeri per vincere da soli, Grillo non si alleerà mai con loro, e per avere qualche speranza saranno costretti ad alleanze arrabattate con ApI, UdC o FLI. Anche in caso di sconfitta per B. si prospetta quindi un esecutivo faticoso e frammentato, pronto a cadere alla prima campagna acquisti.

Il sogno bagnato di tutti sembra essere il "governo tecnico" o di "fedeltà costituzionale". Più un'utopia che una realistica possibilità. Tale governo rischia infatti di creare una legge democratica per le elezioni, e, perché no, di mettere mano al conflitto d'interessi, impedendo a B. e a qualunque persona come lui di mettere piede a Palazzo Chigi. Ma non sognate, Silvio non permetterà mai che accada, con ogni mezzo in suo possesso (e non sono pochi…).

Per carità, c'è sempre la possibilità che a sinistra nasca un leader forte e carismatico, che sappia traghettarci verso una nuova era senza Silvio Berlusconi e il berlusconismo strisciante che invischia il paese. Ma questo ormai, non osa sognarlo più nessuno.

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