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L’aggressione a Silvio è già un videogame sul web


E’ un Day After simile a quello che gli americani devono aver vissuto dopo l’attentato di Dallas a John F. Kennedy, quello che hanno confezionato in edicola i giornali italiani. Il gesto di Massimo Tartaglia, 42 anni, ingegnere elettronico che lavora nella ditta di materiali elettronici del padre, è servito ad esempio al Giornale per titolare “Violenza Costituzionale” e per ricordare che oltre a Di Pietro tra i mandanti morali ci sono anche “certi politici del centrodestra…” (il riferimento a Gianfranco Fini non vale nemmeno la pena sottolinearlo).
Il Corriere ne approfitta per sottolineare che su Facebook si sono formate subito fan page dell’aggressore, ma a divertire di più è la ricerca di gruppi a favore del premier, come il fantastico “Sosteniamo Silvio Berlusconi contro i fan di Massimo Tartaglia“, subito celebrato da qualche parte come la risposta politically correct alle fan page di segno opposto, con tanto di celebrazione per i 378mila membri. Peccato, però, che la nascita del gruppo (basta scorrere nelle pagine) sia PRECEDENTE all’attentato: spia del fatto che il gruppo ha probabilmente cambiato nome all’occorrenza subito dopo, per far parlare di sé. E infatti il gruppetto, di proprietà di quelli del Clandestino di Ambrogio, Luigi Crespi e compagnia, ha mantenuto nella presentazione la pubblicità di un sito di aste al ribasso: “BIDPLUS è un sito di ASTE al RIBASSO, ovvero viene utilizzato un meccanismo simile alle aste tradizionali, nel quale tuttavia si aggiudica il bene messo all’asta l’utente che al termine della stessa risulterà aver effettuato l’offerta unica più bassa tra quelle registrate durante la durata della stessa. BIDPLUS non è né una lotteria né un gioco d’azzardo“. Quando si dice la solidarietà disinteressata, eh?
Oggi intanto un cartello con su scritto «Presidente Berlusconi auguri di pronta guarigione, gli italiani veri sono sempre con te» è comparso questa mattina davanti al Pronto soccorso del San Raffaele, dove il premier è ricoverato da ieri sera dopo l’aggressione subita al termine del suo discorso in piazza Duomo. Accanto allo striscione anche una bandiera tricolore. Dura Rosy Bindi, in un’intervista a La Stampa, pur condannando «il gesto folle», invita il premier a «non fare la vittima», apostrofando il premier come «uno degli artefici del clima violento» nel Paese. Nel frattempo l’aggressione a Silvio è anche diventata un gioco sul web, sotto il nome “Berlusconi: The Game!”. Nel giochino, che somiglia ad Arkadian, dall’alto cadono miniature e riproduzioni di monumenti italiani (oltre all’immancabile Duomo c’è anche la torre di Pisa) e con il cursore bisogna muovere la foto-figura di Berlusconi in direzione del monumento che cade. Oggi negli uffici italiani sarà una luuunga giornata.
E nel frattempo c’è chi chiede la censura per il web: «È scandaloso e moralmente inaccettabile ciò che stiamo leggendo in queste ore su Internet e nei social network. Per questo chiederò al ministro dell’Interno di procedere all’oscuramento dei siti in cui si inneggia alla vigliacca aggressione subita dal presidente Silvio Berlusconi», afferma il ministro per le Politiche Europee, Andrea Ronchi. «Si tratta di espressioni vergognose e moralmente inaccettabili. È ora di dire basta ai seminatori d’odio e a chi vuole instaurare in Italia un clima da guerra civile», conclude.
di Alessandro D'Amato (Gregorj)

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