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Il Virus A è passato? Anche il conflitto di interessi

La grande paura per l’influenza A/h1n1 sembra essere passata, gli esperti USA dell’università di Harvard parlano della «più leggera pandemia della storia finora registrata» e anche l’ex vice-ministro Fazio ha dichiarato che allo stato attuale delle cose si è «in una fase di quasi completa recessione di questo picco» ma continuando a ribadire «l’importanza di andare avanti con i vaccini». In Italia infatti il vaccino non sembra aver convinto molta gente, forse spaventata dalle voci di eventuali effetti collaterali e anche i dati finora raccolti vanno in questa direzione: al 6 dicembre delle 7.423.851 dosi distribuite solo 694.902 persone ne ha fatto uso.
Passata la fobia nel Belpaese svanisce incredibilmente anche il conflitto di interessi. Il 15 dicembre scorso infatti la responsabilità sulla Salute Pubblica è passata totalmente di mano dal Ministro del Welfare Maurizio Sacconi a Ferruccio Fazio, ora responsabile del neo nato Ministero della Salute. Una nomina incredibilmente tardiva, arrivata alla fine del più importante caso influenzale – medico – farmaceutico che questo esecutivo probabilmente vaglierà nei sui anni di governo e ancor più strano dopo che le scelte più delicate in merito all’epidemia sono già state fatte. Decisioni come quella del luglio scorso di acquistare 48 milioni di dosi di vaccino e poi nel novembre dello stesso anno di levare ogni responsabilità alle ditte farmaceutiche per eventuali “effetti collaterali“ attraverso un «contratto fra il Ministero della Salute e la multinazionale Novartis (produttrice del vaccino Focetria, l’unico reperibile in Italia)» che «preveda l’esonero per quest’ultima da ogni responsabilità per eventuali danni da vaccinazione anche imprevedibili e inattesi» lasciando così allo Stato italiano le spese che ne deriverebbero da eventuali denunce da parte dei cittadini.
Tutte decisioni importantissime prese sotto la tutela dell’allora responsabile della Salute Maurizio Sacconi che, essendo sposato con la direttrice di Farmindustria (la “Confindustria” delle ditte farmaceutiche) avevano attirato su di lui le accuse di conflitto di interessi. Un problema contestato già un anno fa dal settimanale inglese Nature, dai giornali “amici”(Feltri lo definì «gigantesco») e che divenne anche argomento di interpellanze parlamentari da parte di esponenti dell’opposizione. Tutto questo però non impedì al ministro di svolgere il suo lavoro anche in piena “emergenza suina“ e che invece oggi per scelta del Governo ha dovuto lasciare ad un’altra persona. Questa “promozione” a Ferruccio Fazio non si poteva fare già un anno fa, così da cancellare in anticipo ogni possibile ombra o collegamento tra le spese dello Stato e le industrie farmaceutiche? Una coincidenza? L’unica cosa certa è che al cittadino queste cose lasciano poche certezze e solo una marea di dubbi.

Simone Pomi
http://www.dirittodicritica.com/2009/12/17/il-virus-a-e-passato-anche-il-conflitto-di-interessi/

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