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Il discrimine dell'informazione.

L'arguta vignetta che ha postato Pietro qualche giorno fa mi ha fatto riflettere sull'enorme cambiamento avvenuto nell'informazione negli ultimi anni. Non sono la prima a farlo: spesso, sui giornali, ci si abbandona a disamine sulla differenza tra chi, appunto, legge i quotidiani e chi invece si abbevera alla TV. Ovviamente, i colleghi della carta stampata conservano la loro innata abilità a far finta che Internet non esista.

In verità, non è mai esistita un'informazione "a strati" pari a quella a cui assistiamo adesso. Senza risalire al tempo degli amanuensi e al volgo analfabeta, non solo la cultura ma anche l'informazione sono sempre state appannaggio di un'elite. Ma oggi la suddivisione nella fruizione delle informazioni è molto più stratificata, e quasi ogni categoria sociale ha un proprio livello esclusivo e diverso dalle altre. La cosa più incredibile è che ciò avviene proprio quando le medesime informazioni sono alla portata di tutti, indiscriminatamente. L'unico discrimine a cui mi riesce di pensare è la conoscenza della lingua inglese, per il resto non esiste neppure una differenza di capacità economiche. Questi sono i livelli che ho riscontrato, ed è probabile che ad una più attenta riflessione se ne possano aggiungere altri:

- Nessuna informazione. Gli eventi contemporanei vengono ignorati. E' il livello di chi legge solo La Gazzetta dello Sport e vede solo programmi sportivi, oppure si ferma ai giornali di gossip.

- Informazione minima. Chi legge i free press in metropolitana, e partecipa a qualche discussione da bar sulla politica e la cronaca spicciola o ascolta le radio locali.

- Informazione televisiva. L'unica fonte di informazione sono i TG nazionali, creduti ciecamente, e su Internet non ci si discosta dalle medesime fonti (TGCom ad esempio).

- Informazione tradizionale avanzata. La categoria di chi guarda anche i TG via satellite (Sky e Rainews), legge i giornali, legge qualche libro, visita i siti mainstream. Questo è il livello di informazione in genere descritto come "massimo" dalla stampa italiana.

- Informazione culturale. Non solo le fonti precedenti, ma anche saggi di approfondimento, convegni e programmi culturali in TV. Questa categoria spesso si sente superiore e disprezza l'informazione via Internet.

- Informazione via Internet basic. Qui si colloca, a mio parere, il livello "Grillo". Ovvero, di chi riesce a filtrare una parte dell'informazione tradizionale arrivando a penetrare gli eventi distorti o taciuti dai media mainstream. Spesso chi giunge a questo livello (per cui occorre comunque molto impegno, dato l'immane rumore di fondo da bypassare) ha la sensazione di un'epifania, la manifestazione di una verità che tutti hanno sotto gli occhi e nessuno vede.

- Informazione via Internet avanzata. Ritengo questo il livello massimo di informazione possibile. Si tratta di coloro che hanno tempo e strumenti analitici per filtrare la massa di informazioni della Rete globale, includendo le fonti in lingue straniere, e soprattutto la capacità di distinguere il grano dal loglio che in tale abbondanza risultano completamente confusi. Spesso chi arriva qui non legge più neppure i giornali. Siamo alle "rivelazioni del terzo tipo", per intenderci, ma è comunque una minoranza ristretta di persone che influisce poco o nulla.

E' curioso notare come ad ogni livello di informazione corrisponda una precisa posizione verso i problemi contemporanei e le crisi in corso. Ai livelli base interessano principalmente le questioni più semplici imposte dall'agenda politica e dai media: gli immigrati, i prezzi, la cronaca nera. I livelli successivi, invece, sono quelli che ambiscono a cambiare il mondo: qualcuno si danna l'anima per sostituire un leader con un altro, altri si impegnano su questioni ambientali o sindacali o battaglie locali.

Gli ultimi infine, avendo appreso che non può cambiare nulla, si limitano a fare le Cassandre. Nessuno gli crede, ma stanno bene così.

Debora Billi
http://crisis.blogosfere.it/2009/12/il-discrimine-dellinformazione.html

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