Pages

La palude paga

di subecumene

La palude paga. Riassumerei così un interessante discorsetto fatto da Massimo D’Alema ieri sera a Otto e Mezzo, durante l’intervista con Stefano Folli e Lili Gruber. Osservando un fatto evidente ma che a me era sfuggito, l’ex presidente del consiglio ha detto che nella Seconda Repubblica chi governa perde le elezioni. E in effetti se la Prima Repubblica era stata caratterizzata dall’inamovibilità al potere della DC, ora nel succedersi delle legislature sembra che viga piuttosto un principio di alternanza.


Si tratta di un prezioso contributo alla comprensione della psicologia dei vertici DS. E’ abbastanza inutile analizzare l’operato di Bersani per capire se è il leader di cui ha bisogno il centrosinistra in questo momento. Avendo accettato di essere al vertice di un partito nomenklatura — e provenendo egli stesso da quella nomenklatura — i suoi comportamenti sono condizionati da quei gruppetti di potere verso cui lui, semmai, dovrebbe comportarsi come Ivan il Terribile con i Boiardi. Finora non si è visto niente del genere.

Adesso possiamo aggiungere al quadro il prezioso contributo di D’Alema che ci invita a immaginarci il gruppo dirigente DS placidamente convinto che il miglior modo di battere Berlusconi è non far nulla, e sedersi sulla riva del fiume aspettando il cadavere del loro nemico. La legge dell’alternanza della Seconda Repubblica sta preparando a tutti loro portafogli ministeriali che si renderanno immediatamente disponibili appena il governo Berlusconi sarà logorato al punto giusto. Intanto perché agitare le acque della comoda e confortevole palude?

Se il povero Bersani volesse ridare un po’ di vitalità all’opposizione parlamentare rischierebbe di disturbare questi grossi iguana che stanno prendendo il sole prima del pasto.

dal sito http://subecumene.wordpress.com/

btemplates

0 commenti:

Posta un commento