Pages

Brancher, illegittima sceneggiata

di Daniele Martinelli


Siamo all’ennesima manfrina da Quirinale in salsa piduista: Giorgio Napolitano dice che il neo ministro Aldo Brancher, imputato per aver preso mazzette da Giampiero Fiorani, non ha diritto al legittimo impedimento.
Non fa nulla se Brancher aveva già bidonato i giudici senza la carica di inutile ministro. Li bidonò assieme alla moglie il 19 aprile scorso con la scusa che Palazzo Chigi gli confezionò un legittimo impedimento travestito da appuntamento istituzionale ad Hannover. Idem per l’udienza del 17 maggio.
La sceneggiata del Quirinale non regge perché non si capisce per quali motivi il famosissimo corruttore di giudici Silvio Berlusconi il legittimo impedimento possa camparlo. Avrebbe potuto presenziare in tribunale anziché andarsene in cerca di tenute presso Siena o alle sue ville delle Bahamas.
Anche il ministro Fitto imputato di corruzione e peculato non si capisce perché abbia diritto al legittimo impedimento con l’omertoso silenzio del Quirinale. Anche il ministro Matteoli imputato di favoreggiamento a Livorno non si capisce perché debba avere diritto al legittimo impedimento.
A questo punto lo si dia anche ad Aldo Brancher! Mazzetta più mazzetta meno ormai chi ci fa più caso? Il neo ministro del federalismo – rinominato “del decentramento” – potrà mettersi le mani sulle virtù, perché se l’augurio di Bossi rivolto alla nazionale italiana di calcio ha comportato il suo rientro anticipato dai mondiali dopo una ridicola partitella persa con la Slovacchia, significa che il senatur porta un po’ sfiga.
Un ministro nominato apposta senza portafoglio proprio per difendergli il portafoglio rimpinguato grazie alle tangenti di Fiorani, è in linea col piduismo ormai evoluto di questo governo amico della mafia. Contro la legge, la democrazia, la giustizia. Contro la civiltà. Chi avesse occasione, lo urli al nonnetto Giorgio Napolitano.

dal sito

btemplates

0 commenti:

Posta un commento