Pages

La guerra civile sì, la forza no

di subecumene

Ho detto qualche giorno fa di come le minacce di guerra civile da parte di Bossi passano ormai in cavalleria. Il fatto viene ignorato, o lo si commenta come una facezia. Anche quando la drammatizzazione del tono ha effetti concreti sull’attività di governo, come il ritiro di ogni ipotesi di eliminazione delle piccole provincie.
E’ capitato stamattina che il grande Mario Monicelli, in un discorso all’Istituto di Stato per la Cinematografia e la Televisione “Roberto Rossellini” di Roma abbia invitato i giovani “a spingere con la forza”, a “non tacere”, a “usare la forza per sovvertire, protestare”. Ma questo non è passato in cavalleria, non è stato considerato una facezia. Due tra i maggiori simulacri del fariseismo governativo, Sandro Bondi e Fabrizio Chicchitto, si sono allarmati per questa chiamata alle armi di Monicelli e hanno detto…
…Il primo, che è anche ministro della cultura e quindi sa le cose: “Non dovremmo sottovalutare il monito di Giampaolo Pansa quando avverte il montare nuovamente di un clima di odio che in italia ha già prodotto una lunga stagione di violenza politica”.
…Il secondo, il piduista: “Il fatto che abbia realizzato dei bei film non è una buona ragione per far passare senza replica l’irresponsabile auspicio per l’uso della forza da parte dei giovani. Evidentemente ha rimosso quanto accaduto in Italia negli anni ’70-’80″.
E uno capisce un po’ meglio perché Monicelli dice quello che dice.

dal sito http://subecumene.wordpress.com/

btemplates

0 commenti:

Posta un commento