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L'harem e l'eunuco di Berlusconi

di Mazzetta

Dall'inchiesta sul bunga-bunga emerge una discreta organizzazione dedita ad assicurare la fornitura di prostitute e  donne che si danno volentieri per il sollazzo di Berlusconi.

Sotto accusa oltre a Lele Mora, che con la sua attività ufficiale di agente rende difficile identificare il limite tra rappresentanza artistica e sfruttamento della prostituzione, ci sono Emilio Fede e Nicole Minetti.

Minetti emerge dalle indagini come l'eunuco della corte berlusconiana. A lei è affidata la gestione di una scuderia di ragazze alloggiate tutte insieme in diversi appartamenti di una palazzina di Milano 2, dove gli investigatori hanno trovato tracce evidenti di un rapporto che le vede alle dipendenze del Presidente del Consiglio.

L'harem di Milano, affidato all'eunuco fatto in casa, sembra una risposta casalinga all'esigenza di evitare il ripetersi di casi come quello di Tarantini, il faccendiere che cercava di farsi largo nel mondo degli affari e degli appalti grazie a un'amicizia con il premier coltivata rifornendolo di carne fresca. Che grande scandalo ha suscitato, ma forse non abbastanza da convincere Berlusconi a rinunciare ai suoi divertimenti.

Nicole Minetti, l'ormai famosa ex igienista dentale, diventata consigliere regionale in Lombardia, sebbene priva di titoli diversi da quello di eunuco di corte, aveva il compito di seguire e gestire un grande harem con una quindicina di ragazze pronte a raggiungere Arcore o le altre residenze di Berlusconi, per intrattenere sessualmente lui o i suoi gentili ospiti con amenità come il famoso bunga-bunga.

Che non è una barzelletta perché gli inquirenti hanno registrato proprio Emilio Fede che dice in una telefonata che non vede l'ora del bunga bunga.

Il tutto reso ancora più penalmente rilevante dalla presenza di alcune minorenni all'epoca della commissione dei reati, nell'harem vive almeno un'altra ragazza fresca diciottenne.

Per quanto la scena possa sembrare farsesca, emerge un quadro giudiziario grave e coerente, Nel nostro paese lo sfruttamento della prostituzione è un reato ed è un reato gravissimo quando coinvolga minorenni e che numerose minorenni abbiano relazioni sessuali a pagamento con il Presidente del Consiglio, senza che lui e nessuno del suo entourage si rendano conto della minore età delle ragazze, è francamente inverosimile e insostenibile.

Così il bunga bunga è ritornata ad essere la notizia del giorno e lo sarà a lungo, Berlusconi ha già estratto le solite armi retoriche contro i giudici (complotto, giustizia a orologeria, invidia perché lui scopa tantissimo etc.) e i media sotto il suo controllo hanno già cominciato a cantare in coro il "meglio puttaniere che frocio" d'ordinanza.

Lo show continuerà ancora a lungo, non resta che mettersi comodi e sperare in un colpo di scena finale, perché di storie di puttane e papponi davvero non se ne può più.


dal sito http://mazzetta.splinder.com

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