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“Il mio salario vale meno di mezzo minuto di un pompino di Ruby”

di Luigi Castaldi

Ogni tanto uno psicolabile fa bersaglio il rais di un treppiede in alluminio o di una statuina in ghisa, ma è evidente che non siamo ancora pronti a raccogliere l’onda nordafricana, e non lo saremo fino a quando non ne avremo uno, precario o cassintegrato, che si dia fuoco davanti a Palazzo Grazioli dopo una drammatica accusa: “Il mio salario vale meno di mezzo minuto di un pompino di Ruby”. Sarebbe roba da far piangere tutto il paese. Non siamo ancora pronti, è evidente. La dignità non è ancora troppo disperata e probabilmente al precario non mancano ancora i due euro per sognare di vincere al Superenalotto per invitare Ruby a cena. Nulla esplode o implode fino a quando il sistema ha un minimo di coesione interna. Evidentemente, ancora non ci manca.

dal sito http://www.giornalettismo.com

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