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Il letame puzza

di Gianluca Bifolchi

Dopo che lo stesso Frattini aveva ridimensionato le sue prime dichiarazioni sull’esistenza di una “strategia” per colpire l’Italia ed escludendo che vi fosse un complotto contro il nostro paese, Alfano ha ieri ripreso e riamplificato questa teoria, che ha almeno il pregio di attribuire alla malevolenza straniera il ridicolo, la vergogna e l’infamia che accompagnano l’Italia nelle cronache di tutto il mondo. Una triste realtà che ormai non può più essere negata neanche dalla sfacciataggine berlusconiana.

Gran parte di questo paese vive ancora nella leggenda che le toghe rosse nel 94 fecero cadere il primo governo Berlusconi, benché esso al momento delle dimissioni non avesse già più la fiducia in Parlamento della Lega Nord, che infatti inizierà subito la campagna contro “Berluscazz”.

Ora, in questo paese caratterizzato dalla nascita da forte instabilità di governo, palese nelle dozzine di esecutivi succedutisi anche solo in età repubblicana, si vorrebbe sostenere che la caduta di un governo retto da un uomo che ha avuto le redini della nazione per quasi vent’anni e che ha guidato alcuni dei governi più longevi della Repubblica, accada per l’intervento di un’occulta regia straniera.

Immaginatevi se un qualunque governo della prima Repubblica avrebbe potuto sopravvivere a un decimo degli scandali che hanno travolto Berlusconi. Immaginatevi un Rumor o un Fanfani di cui si descrivono nella stampa nazionale le prodezze sessuali con escort maggiorenni e minorenni (e tanto di telefonate in Questura)  che rimangono al loro posto, o escono politicamente indenni da sentenze come quelle sull’avvocato Mills o su Marcello Dell’Utri. Ci riuscite?

Se anche non volessimo prendere sul serio il senso di decenza che alla fine sembra esser prevalso in Fini e in quelli di Futuro e Libertà, se anche volessimo spiegare la rottura consumatasi nel Pdl con la stessa chiave di lettura offerta nei mesi passati da Berlusconi quando accusava Fini di invidia e ambizioni personali, ci troveremmo di fronte a fattori del tutto tipici dello scontro politico-istituzionale italiano che in passato hanno determinato eventi analoghi.

Se si sta seduti su un montarozzo di letame è ridicolo chiedersi da dove arriva la puzza.

PS. Mi viene in mente proprio ora che come si parla di “età giolittiana”, gli storici parleranno di questi anni come dell’”età berlusconiana”. E i posteri penseranno a noi con disprezzo. 



dal sito http://subecumene.wordpress.com

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