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(Emilio) Fede e vendetta

di Cloro Barbara

Emilio Fede al TG4 -davanti a milioni di telespettatori -padri e madri di famiglia colpiti dallo scempio scolastico gelmini, insieme coi loro figli- esprimeva iersera:

“Un popolo civile, quale noi siamo, dovrebbe menare questi studenti
Io ho un’altra opinione, un po’ divergente. Un popolo civile, quale noi siamo, non dovrebbe accettare che un incompetente, dall’italiano approssimativo, dallo scranno del tg di un media nazionale esterni parole incitanti all’odio e alla “macelleria messicana” modello “genova 2001“. In un paese civile uno così non farebbe il giornalista, dato che non ne ha nè la cultura idonea (neppure al livello base della competenza lessicale), nè lo spessore. In un paese civile questo qui farebbe a tempo pieno quel mestiere di ruffiano che secondo le testimonianze di alcune ragazze partecipanti ai “bunga-bunga” governativi, è la sua seconda attività.
In un paese civile uno così sarebbe denunziato e perseguito penalmente per “incitamento alla violenza e all’odio generazionale”. Che, come l’odio razziale, dovrebbe costituire reato, a maggior ragione se divulgato da un milionario pagato per “fare informazione”.



Poi si lamenta se un nonno -borghese certo- lo prende a schiaffi mentre gozzoviglia al ristorante. Questo Fede dovrebbe gozzovigliare alla mensa di “regina coeli” altrochè palle.
ps: pare che Fede debba gli schiaffi ricevuti alla sua attività di ruffiano e non a quella di giornalista. Difatti avrebbe presentato la moglie cubana del suo schiaffeggiatore a Stefano Bettarini, che ha approfittato della di lei disponibilità. Gli schiaffi, in ogni caso, sono stati assegnati con giustizia.

dal sito http://www.cloroalclero.com

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