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Antimafia dei fatti? depositata motivazioni sentenza processo Dell'Utri: "fu mediatore tra mafia e Berlusconi"

Perchè loro sono "l'antimafia dei fatti" ... parola di Roberto Maroni!!!!

Però vorrei sentire cosa dice a proposito delle motivazioni della sentenza appena depositata sul processo che lo scorso 29 giugno ha visto condannare dalla Corte d’Appello di Palermo, Marcello Dell'Utri, senatore del pdl, grande amico del premier Silvio Berlusconi, a 7 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa, , e che (come dichiara la sentenza) fece da tramite appunto tra la mafia e Berlusconi.

Secondo i giudici :

Dell'Utri "ha apportato un consapevole e valido contributo al consolidamento e al rafforzamento del sodalizio mafioso". In particolare, l'imputato avrebbe inoltre consentito ai boss di "agganciare" per molti anni Berlusconi, "una delle più promettenti realtà imprenditoriali di quel periodo che di lì a qualche anno sarebbe diventata un vero e proprio impero finanziario ed economico". Per questi motivi la Corte ritiene "certamente configurabile a carico di Dell'Utri il contestato
reato associativo"
 La sentenza parla anche di Vittorio Mangano (quello che a dire di Berlusconi e dello stesso Dell'utri è un eroe) e permettetemi la battuta, ogni riferimento è puramente casuale ... "perchè in casa sua entrano solo persone perbene" ......
Il mafioso Vittorio Mangano - si legge ancora nelle motivazioni della sentenza - fu assunto, su intervento di Marcello Dell'Utri, come "stalliere" nella villa di Arcore non tanto per accudire i cavalli ma per garantire l'incolumità di Silvio Berlusconi. I giudici ritengono credibile il collaboratore Francesco Di Carlo, che ha ricostruito il sistema di "relazioni" di Dell'Utri con ambienti di Cosa nostra. Credono fondato soprattutto il suo racconto su una riunione svoltasi a Milano nel 1975 "negli uffici di Berlusconi" alla quale parteciparono, oltre a Dell'Utri, anche i boss Gaetano Cinà, Girolamo Teresi e Stefano Bontade che all'epoca era "uno dei più importanti capimafia".

La presenza di Mangano ad Arcore avrebbe avuto lo scopo di avvicinarsi a Berlusconi, "imprenditore milanese in rapida ascesa economica", e garantire la sua incolumità  "avviando un rapporto parassitario protrattosi per quasi due decenni". Berlusconi avrebbe pagato "ingenti somme di denaro in cambio della protezione alla sua persona e ai familiari".
Riguardo a un possibile patto mafia-stato:
"Non risulta infatti provato -si legge nella motivazione- né che l'imputato Marcello Dell'Utri abbia assunto impegni nei riguardi del sodalizio mafioso, né che tali pretesi impegni, il cui contenuto riferito da taluni collaboranti (generica promessa di interventi legislativi e di modifiche normative) difetta di ogni specificità e concretezza, siano stati in alcun modo rispettati ovvero abbiano comunque efficacemente ed effettivamente inciso sulla conservazione e sul rafforzamento del sodalizio mafioso"
I fatti qui riportati sono riscontrabili su tutti i quotidiani Italiani, da Repubblica, al Corriere della Sera, a La Stampa e persino Il Giornale di proprietà di Silvio Berlusconi (naturalmente non in prima pagina ... chissà come mai eh?) ... quindi ripeto, visto la possibilità di elezioni è più o meno vicina ... le sorti dell'Italia sono nelle nostre mani, riflettete bene su chi votare!

dal sito http://stopthecensure.blogspot.com/

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