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Un altro campione di "salto del fosso"

Er piacione Checco Rutelli comincia un pò troppo a somigliarmi a quell'altro fenomenale saltafossi der Mastella. Dice che sta a lavorare su "qualcosa di grosso", speriamo non sia la stessa "cosa" che aveva in mente il buon Marrazzo! A parte gli scherzi, a me da tanto l'idea dell'ennesimo dinosauro che non ha più niente di buono da dare al palazzo, che però continua a "galleggiare" grazie alla solita rete di clientele e aggrappandosi con le unghie al primo carrozzone dove intravvede la possibilità di mangiare ancora per un pò.

"Transumanza: un progetto senza capo né coda"
Sabato 7 Novembre 2009 – Michele Mendolicchio

Ancora una volta Rutelli fa le valigie senza mai lasciare rimpianti. La trasmigrazione politica, dal partito radicale ai verdi, dall’Asinello di Parisi alla Margherita per finire nelle fauci degli ex comunisti del Pd. E qui avviene l’ennesima mutazione, rompe e se ne va con Casini. Ovviamente la goccia che ha fatto traboccare il vaso è riconducibile alla sua sconfitta nella corsa al Campidoglio, dove la sua tracotante supponenza e quella del suo gemello Veltroni di vincere a mani basse è stata ridicolizzata. Ma è la sua transumanza a renderlo totalmente ridicolo. Da grande fustigatore della Chiesa a grande amico della Cei e degli ambienti clericali. Ora lascia gli stazzi piddini e corre tra le braccia dei centristi. Ma non si tratta di un matrimonio ma di una convivenza, anche perché la sua intenzione è quella di creare l’ennesimo partitino per apparentarsi con quello di Pierferdinand. “Mercoledì prossimo presenteremo il nome e il portavoce, che non sarò io”, questo l’annuncio del marinaio che attracca la sua barca dove capita. Nel Pd hanno tentato in tutti i modi di trattenerlo ma nemmeno D’Alema è riuscito nell’intento. Il perché è chiaro. Temono infatti che alleandosi con Casini possa alla fine trasmigrare dall’altra parte della sponda, quella del Cavaliere. Il marinaio ex radicale, ex verde, ex asinello ed ex tutto, dice che sta lavorando per qualcosa di grosso che vada al di là del rapporto con l’Udc. La sua convinzione nasce dai tanti messaggi di solidarietà e di disillusione della politica di elettori trasversali ai due blocchi. “Solo nella mia mail personale ho avuto 500 messaggi di diversi esponenti politici territoriali: sindaci, assessori, consiglieri”, questa la spinta della nuova transumanza “Presenteremo subito un elenco di proposte chiare, a cominciare dal tema della laicità. E alle regionali non faremo da spettatori”. Nell’intervista a Il Riformista, l’ex pannelliano analizza il quadro politico, partendo dalla crisi di Fini sempre più lontano dal Cavaliere per poi proseguire con le ambizioni di Tremonti, che vanno avanti dal ‘94 di prendere il posto di Berlusconi; e infine con Casini e Montezemolo che meritano rispetto per la battaglia che stanno portando avanti ovvero quella di stare al centro, equidistanti dai due Poli.
Fonte: http://www.rinascita.info

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