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Istinto di autoconservazione

Avrete sentito l'ultima proposta della Lega, mettere un tetto alla cassa integrazione per gli extracomunitari, mica cosa da poco da poco, eh?

Mi immagino le reazioni più disparate tra l'italiana gente, ma secondo me si potrebbero semplificare in tre tipi.

Ci saranno sicuramente quelli che aderirebbero con tanto di entusiasmo e pure applauso. Certo saranno molti, sia al nord come al sud. Quando si parla di razzismo in Italia si corre subito col pensiero al popolo padano, ma sono convinto che il razzismo è non meno diffuso anche al meridione.


Poi ci saranno quelli che, pur disposti ad accettare la proposta, proverebbero comunque una qualche forma di conflitto, se non rimorso, dentro di sè. La "terra di mezzo", se così si può dire.

E infine ci saranno quelli assolutamente contrari.
Qualcuno mi dirà "povero scemo", ma io mi metto in quest'ultimo gruppo.


E' facile chiudere le porte, ma qui non si parla di clandestini, si parla di gente che lavora e paga le tasse. Dirò la solità banalità ma certi diritti non dipendono dalla provenienza o dal colore, ma dal ruolo svolto all'interno della comunità (se di comunità si può ancora parlare!).

Però devo dire la verità, questa volta prima di liquidare la proposta come un'emerita ingiustizia ho avuto qualche secondo di incertezza. Per un attimo ha preso il sopravvento l'innato istinto di autoconservazione che tutti abbiamo. Quando ti trovi nella condizione di dover modificare il tuo stile di vita perchè in famiglia si è passati da 2 stipendi ad uno solo, e temi che le mareggiate della crisi economica ti possano portare altre batoste, credo sia inevitabile la tentazione di chiudere il portafogli e la porta di casa.

Per fortuna però il dubbio è durato poco. Forse sarò un povero scemo, ma preferisco avere la coscienza un pò meno sporca!

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