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Lavoro: anche il ricco nord-est piange

Martedì 8 Settembre 2009 – 9:23 – Fabrizio Di Ernesto

La grave crisi economica che ha investito anche l’Italia non risparmia proprio nessuno. Anche il nord-est, solitamente la zona più ricca del BelPaese, si trova infatti costretta a fare i conti con una disoccupazione sempre più galoppante.
L’osservatorio regionale veneto sul mercato del lavoro ha infatti aggiornato al 30 giugno 2009 i dati sulla dinamica del lavoro dipendente regolare, offrendo un bilancio a dir poco drammatico. Il quadro che emerge può infatti facilmente essere così riassunto: dall’inizio della crisi, all’incirca un anno fa, sono stati lasciati per strada ben 115.000 posti di lavoro, con la metà di questi persi nel IV trimestre del 2008, ovvero non appena la crisi ha iniziato a farsi sentire.
I comparti più colpiti sono soprattutto l’industria, meno 57.000 unità, e le costruzioni, meno 13.000, seguiti da commercio e turismo e servizi alle imprese. Due terzi di coloro che hanno perso il lavoro sono italiani; maggiormente colpiti dalla crisi gli uomini, dato facilmente spiegabile con la maggiore presenza maschile nei settori più colpiti dalla crisi.
Se il Veneto si lecca le ferite, le cose non vanno molto meglio in Friuli, dove, secondo la stima elaborata dall’apposita agenzia del lavoro, alla fine di questo annus horribilis i disoccupati nella regione dovrebbero essere tra i 10 ed i 20.000.
Complessivamente qui i lavoratori coinvolti dall’impatto della crisi sono circa 40.000, di cui ottomila in cassa integrazione straordinaria, 2.500 in deroga, cinquemila in mobilità e 25.000 in cassa integrazione ordinaria. Le imprese coinvolte fino ad oggi sono circa 6.000.
Il programma anticrisi della regione è variamente articolato, con ben 34 interventi e una previsione in bilancio di 10 milioni di euro. “Tra le azioni più importanti, stiamo verificando l’estensione dei lavori socialmente utili anche ai disoccupati - ha spiegato Alessia Rosolen assessore regionale al lavoro - e poi stiamo cercando di sviluppare il bando della nuova edizione del progetto Imprenderò incentrato sul sostegno all’avvio di nuove realtà imprenditoriali, ma anche sull’accompagnamento al passaggio generazionale e la trasmissione di imprese”.
La crisi quindi fa vittime in quella che storicamente è la zona più ricca d’Italia e pensare che il governo ne ha sempre minimizzato la portata.

http://www.rinascita.info/cc/RQ_Economia/EkVkupAppuiNymEtGH.shtml

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