L’incredibile Kikko
di Alessandro Robecchi
Credere a quello che dice Kikko Testa era, fino a  ieri, una missione disperata. Da oggi è una missione impossibile.  Venerdì sera, mentre il reattore nucleare di Fukushima preoccupava il  mondo, Kikko era in tivù a dire: tutto sotto controllo. Ieri mattina,  mentre le agenzie giapponesi parlavano di un’esplosione nella centrale  nucleare, con distruzione della gabbia protettiva del reattore e  rilevazioni di cesio radioattivo, sul sito del Forum Nucleare  (presidente Kikko Testa) il titolo era questo: “La centrale di Fukushima  è sotto controllo”, corretto da un timido aggiornamento solo a metà  giornata. Fortuna che Kikko è giovane e giovanile. Fosse più anziano  avrebbe potuto tranquillizzare le popolazioni del Vajont (state sereni,  due gocce d’acqua). Ma a quest’uomo così ottimista, uno che sul Titanic  avrebbe chiesto all’orchestra di continuare a suonare e ordinato a gran  voce altro champagne, dobbiamo dei ringraziamenti. Grazie a Kikko  sappiamo esattamente cosa succederebbe qui se avessimo le centrali  nucleari. Non sapremmo niente. 
In un paese in cui un semplice  sacchetto della monnezza pare un problema insormontabile, le scorie  nucleari sarebbero presentate come caramelle inoffensive (cosa peraltro  già fatta nello spot ingannevole del Forum Nucleare, sospeso dal giurì  per manifesta paraculaggine). In caso di incidente, Kikko ci direbbe che  va tutto bene, tutto è ok, sotto controllo, senza rischi, beviamoci  sopra e non pensiamoci più. Con una semplice apparizione in tivù, Kikko  ci ha spiegato perfettamente come la menzogna sui rischi sia connaturata  agli interessi dell’industria nucleare, come un buon affare valga più  della vita e della salute della gente anche per più generazioni. A  quest’uomo elegante e pacato dovremmo dire grazie per la volonterosa  pervicacia con cui ci aiuta a non credergli, nemmeno per un minuto.
dal sito http://www.alessandrorobecchi.it 


1 commenti:
Sono curioso di vedere cosa ci racconteranno questi signori quando la verità sull'incidente di Fukushima sarà acclarata. Per adesso tutti sperano in un miracolo, pregano che la nuvoletta radioattiva vada a piovere sul Pacifico. Prego anch'io, ma ci credo poco.
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