Il pesce rosso e il leader acefalo - di don Aldo Antonelli
Chi si ricorda di Konrad Lorenz, meglio: Konrad Zacharias Lorenz? E' stato uno dei più grandi etologi del novecento, morto, se non sbaglio, verso la fine degli anni ottanta. L'ho incontrato spesso nei miei studi, citato e riportato come voce autorevole nello studio dei compartamenti animali.
Ricordo che quando gli fu chiesto il perché di questo suo interesse per la vita degli animali, riferì di un episodio infantile. In casa aveva un acquario con dei pesciolini che spesso si soffermava ad osservare. In particolare lo incuriosì il comportamento di un pesce, rosso, l'unico pesce rosso dell'acquario, irrequieto, quasi elettrificato, che saettava su e giù, a destra e a manca, mentre gli altri pesci si muovevano con calma e con graziosa armonia per conto loro.
Dopo un certo periodo si accorse che questo pesce rosso era diventato come un capo branco, un leader, diciamo così, seguito sempre da tutti gli altri. Si muoveva lui e si muovevano gli altri; lui si apposava e gli altri si fermavano; lui andava a destra e gli altri lo seguivano. Questa storia conrinuò fino a quando il pesce rosso morì. Incuriosito, Konrad, ancora bambino, prese il pesce morto con la sua manina e aprendolo si accorse che il pesce era acefalo!
Trasferendo questo "fenomeno gregario" dal comportamento animale a quello umano, si può anche concedere il caso, del tutto eccezionale, che un leader possa essere senza cervello. Il problema si pone nei confronti dei "seguaci" che, essendo esseri umani, deversamente dai pesci, dovrebbero avere una coscienza! A meno che non si teorizzi la possibilità di aggregati umani spuri con un leader senza coscienza e dei seguaci senza cervello!
don Aldo Antonelli.
0 commenti:
Posta un commento