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13 Febbraio? Alla sagra paesana andateci voi.

di Debora Billi

Davvero, stavolta ho raggiunto il fondo del disgusto. Quello che è successo ad Arcore.
Sono mesi, mesi e mesi che ci tormentano con tutte le infamità di Berlusconi. Mesi che ci assillano su quanto sia mafioso, corrotto, verme, pornografo, malato di mente, incapace di intendere, ricattato, intrallazzatore. Mesi che ci terrorizzano con la democrazia a rischio, il regime latente, la telecrazia, l'oppressione mediatica, la schiavitù del popolo intero ad un solo inetto padrone.
Poi quattro gatti finalmente si decidono ad andare a manifestare sotto la residenza di tale ripugnante dittatore, fanno un po' di casino, e cosa succede? Che tutte le anime belle che finora avevano consumato chili di inchiostro e di byte si scandalizzano, ehhh, non bisogna trascendere, la manifestazione deve essere "colorata ed ironica" e basta.
Hanno insufflato rabbia, ci hanno portato il sangue al punto di ebollizione, hanno deliberatamente creato l'esasperazione popolare e poi? Il prossimo che parla di "manifestazione colorata" gli do un pugno in testa.
Anche perché non ho mai capito la pretesa di questa allegria obbligata nel manifestare. Un corteo non è una sagra paesana, si fa per protestare. I terremotati d'Abruzzo devono essere "allegri"? I cassintegrati FIAT devono essere "colorati"? Dai precari della scuola ci si aspetta "l'ironia"?
Se voglio vedere ironia su Berlusconi, c'è piena la Rete, le TV e i giornali. E' un'ipocrisia da vomito, quella della stampa antiberlusca che poi ricade nel solito trito e tristo cliché dell'"anarchico" non appena qualcuno li prende sul serio e tira un pomodoro. Quelli del "Il Fatto" hanno avuto il coraggio di andare a chiedere a un tizio appena scarcerato se ad Arcore c'erano "i centri sociali". I centri sociali? Una domanda simile me la aspetto da Emilio Fede, da tutti quelli che non cercano altro che criminalizzare qualsiasi rumorosa opposizione, e NON da chi l'opposizione non solo la fa, ma la FOMENTA da mesi e mesi strombazzando ogni nefandezza!
Allora vi supplico: cosa volete? Cosa volete dal popolo italiano? Perché avrete pure una o due idee mentre ci squadernate ogni giorno tutte le scelleratezze di un governo che sta precipitando il Paese nella barbarie. Abbiamo capito. Ora cosa dobbiamo fare? Perché la ribellione per carità, è roba da centri sociali, capelloni e drogati; la manifestazione "ironica e colorata" non serve a una mazza; andare a votare nemmeno, perché rivince il nano o peggio una coalizione di suoi analoghi. Cosa vi aspettate allora da noi?
Se le rivolte non vi piacciono, vi destano orrore e ripugnanza, allora per favore smettetela di fomentarci. Smettetela di farci incazzare, arrabbiare, indignare quattro volte al giorno: prima o poi qualcuno tira un sercio e vi tocca di nuovo dissociarvi e strillare come comari. Gli "eroi egiziani" che vi piacciono tanto, qui non li volete. Qui diventano subito incivili e antidemocratici.
Quanto alla manifestazione del 13 febbraio, col cavolo che ci vado. La manifestazione "rosa", allegra colorata e ballereccia, va bene per chi ha tanta voglia di divertirsi e passare un pomeriggio con gli amici. Questo è il massimo concessoci, d'altronde.
Alle manifestazioni ci si va in serietà, e vestiti di scuro. Le rivoluzioni "colorate" e taanto pacifiste, lasciamole agli amici loro...

dal sito http://crisis.blogosfere.it

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