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Obama padrone del web

Mah, a me sto Barack non ha mai convinto, fin dall'inizio. Soltanto il fatto che durante la campagna elettorale ha ricevuto vagonate di milioni di finanziamenti dalle bande criminali di Wallstreet (molto più dell'avversario repubblicano McCain!) avrebbe dovuto far scattare il campanello d'allarme per molti. Fino a un paio di anni fa era praticamente un emerito sconosciuto al grande pubblico, e poi si presente alle elezioni come il paladino della libertà e del rinnovamento, il volto di un'America nuova e più giusta. E per cosa si è fatto notare nei primi mesi del suo mandato? Intanto ha rinforzato il contingente militare in Afghanistan, e di lì di ritirarsi non se ne parla neanche lontanamente. Poi nella gestione della crisi economico-finanziaria ha praticamente dato carta bianca alla potentissima lobby delle banche di Wallstreet, che si sono portate a casa cifre spaventose di aiuti mentre la gente normale continua a perdere il lavoro e la casa. Ha dismesso la base di Guantanamo? Capirai .....chissà cosa continuano a combinare nelle centinaia di basi che hanno sparse in giro per il globo. Adesso vien fuori che si sta discutendo una legge che permetterebbe al presidente di sconnettere dalla rete web tutti i computer privati in caso di emergenza. Quale emergenza? Un attacco cyberterroristico come cercano di far credere? O è piuttosto per mettere a tacere l'ultimo baluardo rimasto dell'informazione libera?? Ecco l'articolo in questione, dal Corriere online del 28 Agosto.

STATI UNITI

Il controllo del web a Obama

Bozza di legge: in caso di emergenza nazionale il presidente può sconnettere i computer privati

WASHINGTON - In caso di emergenza nazionale il presidente degli Stati Uniti potrebbe avere il potere di controllare internet, sconnettendo i computer privati dalla rete. È quanto prevede un progetto di legge non ancora discusso al Senato che però già sta allarmando le aziende che operano nel web e gruppi a difesa dei diritti civili. Nelle 55 pagine del testo redatto da Jay Rockefeller, senatore democratico della West Virginia, anticipato dal sito Cnet, si legge che l'inquilino della Casa Bianca, dopo aver dichiarato «lo stato d'emergenza nazionale sul fronte della cybersicurezza», è autorizzato a «prendere il controllo temporaneo» dei computer «non governativi».

La legge prevede anche l'introduzione di una certificazione di «professionisti sulla cybersicurezza» e la richiesta che i sistemi informatici del settore privato debbano essere gestiti da personale che abbiano ottenuto questa licenza. La proposta punta a risolvere un problema che da tempo preoccupa gli stati Uniti, ovvero quale debba essere la strategia del governo di fronte a un attacco informatico.

Già nel maggio scorso, lo stesso Obama aveva riconosciuto che gli Stati Uniti «non sono preparati come dovrebbero» ad affrontare minacce che possono venire dalla rete, così pericolose per la sicurezza nazionale. All'epoca annunciò la creazione di un coordinatore per la cybersicurezza da inserire nello staff presidenziale. Ma a tre mesi di distanza quel posto è ancora vacante. Per questa ragione c'è chi oggi contesta il governo, chiedendosi perchè un'amministrazione cosi manchevole sul tema della sicurezza informatica dovrebbe essere tanto credibile da indicare ai privati cosa fare in caso di emergenza.

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