Haiti, partiamo dal cancellarne il debito estero
Di Maurizio Cecconi
Haiti – 9 milioni di abitanti, con un reddito pro-capite di due dollari al giorno con cui sfamarsi e mantenere la famiglia – ha un debito estero di 1300 milioni di dollari e la Banca Mondiale oggi anno obbliga lo stato a versare tra i 50 e i 60 milioni di dollari in interessi.Le varie nazioni che farneticano da giorni su come aiutare le popolazioni dopo il terremoto, potrebbero partire da qui: azzerare i loro crediti verso Haiti e permettere allo stato d’investire nella ricostruzione e nel miglioramento delle condizioni di vita delle persone.
Certo bisogna evitare con gli aiuti finanziari di risollevare le sorti della dittatura; per evitarlo, sarebbe sufficiente che Obama s’impegnasse a non considerare Haiti un bantustan degli USA.
Perché anche la solidarietà, quando maschera aiuti sotto forma di prestiti, diventa un nuovo cappio con cui soffocare ancor più il futuro di un povero paese travolto dalla tragedia.
http://www.puta.it/blog/2010/01/16/polis/haiti-partiamo-dal-cancellarne-il-debito-estero/
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