I computer controllano il 60% dei mercati. E i pericoli aumentano
AAA cercasi disperatamente hacker coi controcoglioni per fottere il sistema!
A preoccupare il mondo della finanza adesso c’è l’esplosione delle compravendite effettuate da computer, che stanno diventando sempre più massicce sulle principali piazze di scambio...
Non bastavano lo scoppio della crisi globale, la gigantesca risposta dei governi di quasi tutto il mondo, la crescita esponenziale dei debiti pubblici, il quantitave easing esasperato e il conseguente pericolo sui fronti dell’inflazione e delle speculazioni. A preoccupare il mondo della finanza adesso c’è anche l’esplosione delle compravendite effettuate da computer, che stanno diventando sempre più massicce sulle principali piazze di scambio.
Si tratta - spiega il Financial Times - di software basati su algoritmi matematici che riescono a movimentare le operazioni in funzione di dati relativi al mercato, ai singoli titoli, così come sulla base di notizie dell’ultima ora. Come fossero dei trader intelligenti, quasi umani, ma con la memoria e la velocità di un moderno computer. Il loro funzionamento è paragonabile a quello dei piloti automatici sugli aerei: un sistema talmente efficiente che, ad oggi, si calcola che il 60% degli scambi sia effettuato da questo tipo di programmi.
La questione è esplosa già nel 2007 quando l’operatore transatlantico NYSE Euronext accusò Credit Suisse di non essere riuscita a controllare adeguatamente i suoi sofrware: il risultato fu infatti che il sistema fu letteralmente bombardato da centinaia di migliaia di messaggi di errore, che rallentarono le compravendite su 975 titoli. Un altro caso, molto più recente, è stato rilevato sulla futures exchange di Chicago, dove si sta indagando su un operatore che avrebbe inavvertitamente trattato circa 200 mila contratti contemporaneamente nelle vesti di compratore e di venditore.
dal sito http://www.valori.it
0 commenti:
Posta un commento