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venerdì28 gennaio

“Il mio salario vale meno di mezzo minuto di un pompino di Ruby”

di Luigi Castaldi

Ogni tanto uno psicolabile fa bersaglio il rais di un treppiede in alluminio o di una statuina in ghisa, ma è evidente che non siamo ancora pronti a raccogliere l’onda nordafricana, e non lo saremo fino a quando non ne avremo uno, precario o cassintegrato, che si dia fuoco davanti a Palazzo Grazioli dopo una drammatica accusa: “Il mio salario vale meno di mezzo minuto di un pompino di Ruby”. Sarebbe roba da far piangere tutto il paese. Non siamo ancora pronti, è evidente. La dignità non è ancora troppo disperata e probabilmente al precario non mancano ancora i due euro per sognare di vincere al Superenalotto per invitare Ruby a cena. Nulla esplode o implode fino a quando il sistema ha un minimo di coesione interna. Evidentemente, ancora non ci manca.

dal sito http://www.giornalettismo.com

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