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giovedì1 luglio

Nel fango affonda lo stivale dei maiali. Show di Berlusconi in Brasile.

di Italo Romano
Oltre la Coltre

E’ tornato il berzellettiere di Arcore, un umorismo sottile e spesso fuori luogo. Ancora una volta Re Silvio ha diffamato il nome dell’Italia nel mondo. A San Paolo, in Brasile, durante un cocktail-party, di fronte a un centinaio di esponenti dell’imprenditoria italiana, il dittatorello italiota ha dato spettacolo. Ma nel senso più brutto del termine. Tra un attacco alla magistratura e uno ai giornali, a dato sfogo alle sue frustrazioni, divertendo il pubblico con una serie di battute che a definirle piccanti siamo buoni. Di sicuro niente che si addica ad una persona che ricopre una carica di Presidente del Consiglio.

“Sapete ormai ho una certa età e inizio a dimenticarmi le cose. Stamattina ad esempio volevo farmi una ciulatina con una cameriera dell’albergo e questa mi ha risposto: ma presidente, l’abbiamo già fatto un’ora fa! Vedete che scherzi fa la memoria”.

“Ho la fila di ragazze che vogliono sposarmi adesso che sono ridiventato single. E ci credo: sono simpatico, sono ricco e in più sono anche vecchio: hanno tutte la speranza che muoia presto per poi ereditare tutto! Ma io sto lavorando con Don Verzé per allungare la vita fino a 120 anni. a questo scopo ho finanziato un centro di ricerche nel cuore dell’Amazzonia, presto lo andrò a inaugurare”.
Capite chi guida il nostro paese? Pensate che la maggior parte del popolo italiano è come lui, se non peggio. Un popolo menefreghista, ipocrita, mafioso, bigotto, ignorante, arrogante e chi più ne ha più ne metta.

Questa è la vostra Italia. Io voglio di più, sono stanco di voi, non tollero più la vostra incompetenza mascherata dai titoli di studio arrabattati chissà come. Sono stanco della vostra strafottenza, del vostro perbenismo e delle vostre verità e convinzioni, che decantate come assolute, ma non hanno un minimo di riscontro nella realtà di tutti i giorni e sopratutto nel vostro agire. Sono stanco del clientelismo, della politica delle pacche sulle spalle e del vostro ottimistico umorismo da quattro soldi. Sono stanco delle vostre prediche, delle vostre pillole di “saggezza” e della vostra meschinità. Sono stanco della vostra mediocrità e della vostra cultura dedita al leccaculaggio e alla prostrazione al potente di turno. Dal pulpito avete imparato a sentenziare e il vostro verbo è stato tramutato in legge. Ma voi rispettate solo la legge della giungla. Il vostro folle agire ci ha riportato indietro di oltre 70 anni.
Non appartengo a questa società. Ora basta il sistema mafio-massonico deve essere rovesciato, adesso.

dal sito http://www.oltrelacoltre.com

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