Se la Revolucion non si può fare.....
ho letto questo articolo sul blog www.voglioresistere.blogspot.com e mi sono reso conto che probabilmente siamo in molti in Italia ad averci fatto un pensiero:
visto che non c'è speranza di fare una rivoluzione e ridare un futuro all'Italia, meglio fare i bagagli ed emigrare in qualche paese più civile.
Il problema non sono il catramato e il resto della casta, il problema sono gli italiani, che li hanno messi al potere e permettono loro di rimanerci.
C'è una massa residua di italiani "senzienti" che ormai ha perso la speranza e si sente impotente di fronte a quella larga parte di individui egoisti, superficiali, violenti, opportunisti e menefreghisti che continuano a permettere lo stallo sociale del paese.
A pensarci un attimo non è nemmeno facile prendere le valigie e scappar via!
Ci vuole una bella dose di coraggio, che personalmente non credo di avere, per mollare tutto, sopratutto gli amici e gli affetti.
E poi non è mica cosa da poco al giorno d'oggi riuscire a scovare un paese pronto ad accoglierti e magari ad offrirti pure la possibilità di un lavoro!
Mah, la vedo dura.
L'alternativa? Rassegnarsi a vivere da italiota-papimichia? Tagliarsi le vene?
No, dai, io dico che c'è ancora un lumicino speranza che le cose possano cambiare, è flebile ma c'è!
In fondo, anche se la fanno da padroni, gli italioti sono una minoranza, ce lo hanno dimostrato le recenti elezioni, e sembra pure che in molti abbiano finalmente cominciato ad aprire gli occhi
Più che di una rivoluzione politica c'è bisogno di una rivoluzione culturale.
Bisogna lasciar perdere i d'Alema e i Berlusconi, e pensare agli italiani.
Magari l'uomo, o la donna, o il movimento, che possono portare un'aria più respirabile e una dimensione più giusta nella società si stanno già organizzando, magari una nuova civile rivoluzione è a portata di mano.
Sto sognando? Forse!
Ma sempre meglio di rassegnarsi a vivere da italiota-papiminchia.
0 commenti:
Posta un commento