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L’auto a idrogeno è un mito. In esame due proposte di legge che la rincorrono. Con cifre folli

Eccheli là, altri 2 candidati al premio nobel per la scienza dei fantappalti!!

dal sito www.blogeko.it

In Italia siamo sempre un filino in ritardo quando si tratta di innovazione. Sono in esame alla Camera due proposte di legge per diffondere le auto a idrogeno, alle quali ormai nessuno pensa più seriamente. E una delle due proposte è faraonica in fatto di spese.

Pochi mesi fa Volkswagen e Bmw hanno fermato la sperimentazione di auto a idrogeno. Dopo che se ne è favoleggiato per anni, pare ormai assodato: l’idrogeno è un mito.

La proposte di legge faraonica vuole costruire 60.000 distributori di idrogeno in tre anni. Per dare un’idea della spesa, l’impianto-pilota ad idrogeno avviato sei mesi fa sull’Autobrennero ha un costo previsto di 9,58 milioni di euro. Che moltiplicati per 60.000 diventano circa 575.000 milioni di euro. Un po’ caro, come mito.

L’idrogeno puro non esiste sulla Terra: per evitare di andare a prenderlo su Saturno o sul Sole, viene ricavato scindendo le molecole d’acqua, che sono formati da due atomi di idrogeno e da uno di ossigeno.

Per scindere le molecole di acqua ci vuole energia elettrica (a proposito: è un mito anche l’idrogeno da elettrolisi a buon mercato di Nocera); poi, per mettere in movimento le auto, l’idrogeno deve essere di nuovo convertito in energia elettrica. Queste due operazioni comportano sprechi di energia.

Scindere in ossigeno e idrogeno un litro d’acqua richiede circa 6,3 kwh di energia elettrica. Il contenuto energetico dell’idrogeno così prodotto corrisponde approssimativamente a 4,41 kwh di energia chimica. Se si vuole nuovamente ricavare energia elettrica da quello stesso idrogeno, si ottengono circa 2,2 kwh di energia elettrica.

Ecco perchè l’idrogeno è un mito, ecco perchè Bmw e Volksvagen gli hanno voltato le spalle. Ha senso immagazzinare sotto forma di idrogeno i picchi di energia elettrica prodotti da fonti rinnovabili, per loro natura discontinue: ma siamo ancora alquanto lontani da una necessità del genere.

Eppure la Commissione Trasporti della Camera sta esaminando e unificando in questi giorni due proposte di legge per favorire la diffusione delle auto ad idrogeno e dei relativi distributori.

Proposte perfettamente bipartizan: una è dell’onorevole Gioacchino Alfano, Pdl (quasi omonimo del Guardasigilli), l’altra di Costantino Boffa, del Pd. Appunto quest’ultima vuole che venga realizzato un distributore di idrogeno ogni 10.000 abitanti (ovvero 60.000 distributori in Italia) nel giro di tre anni. Qualcuno li fermi, per favore.

La proposta di legge 2219 dell’onorevole Giacchino Alfano per la diffusione delle auto ad idrogeno

La proposta di legge 2184 dell’onorevole Costantino Boffa per la diffusione delle auto ad idrogeno. Il numero dei distributori da costruire si ricava dall’articolo 3.

Dall’Università Federico II di Napoli la produzione dell’idrogeno per via elettrolitica

L’ispirazione viene da Crisis

link: http://www.blogeko.it/2010/lauto-a-idrogeno-e-un-mito-in-esame-due-proposte-di-legge-che-la-rincorrono-con-cifre-folli/

aggiungo solo che siamo sempre in ritardo nel campo dell'innovazione, ma siamo molto avanti nella lottizzazione degli appalti, a pensar male......

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