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Senatori Pdl propongono l’ennesimo condono edilizio. Il mattone è una bolla pronta a scoppiare

Fortuna che ogni condono dovrebbe essere l'ultimo!
Ma sempre là vanno a parare?

Dacci oggi il nostro condono quotidiano. A un nuovo condono edilizio – l’ennesimo – vuol provvedere un gruppo di senatori del Pdl. Contemplerebbe la sanatoria anche nelle aree protette. L’ennesimo sacco del territorio.

Sapete cosa vi dico? La bolla del cemento è pronta a scoppiare. Se avete due soldi sotto il materasso, teneteli lontani dal mattone.

Non che dare consigli finanziari sia il mio mestiere. Ma ragiono così: di cemento trabocca l’italico stivale, il 20% degli alloggi è vuoto e ogni condono – sia pure solo annunciato – è un incentivo a costruirne ancora. A furia di costruirne più di quante ne servano, cosa volete che valgano le case domani?

Un gruppo di senatori del Pdl ha presentato lo scorso 17 febbraio un disegno di legge che fa slittare alla fine di quest’anno i termini per la presentazione delle domande del condono edilizio 2004.

Il tocco di creatività è dato dal fatto che i beni ambientali e paesistici scompaiono dalle aree intoccabili.

Il tentativo di riaprire i termini del condono era anche in un emendamento al decreto Milleproroghe, che però fu rigettato dal presidente della commissione Affari costituzionali al Senato. Ora tornano alla carica.

L’italia si allaga e frana a causa dell’abusivismo edilizio. Questi qui vogliono rincarare la dose.

A prescindere. Visto che ragionano solo in nome del dio quattrino, voglio provare a ragionare come loro. In Italia, il 20% delle abitazioni è inutilizzato.

Questo grazie al fatto che, nel 1995-2006, la popolazione non è aumentata (a parte gli stranieri, che però di solito non sono in condizione di acquistare casa) mentre sono state rilasciate licenze edilizie per costruire 562.885 nuovi edifici adibiti ad abitazione, perlopiù palazzine a tre e soprattutto due piani

Queste nuove case vanno aggiunte agli ampliamenti degli edifici residenziali già esistenti (un milione e rotti di metri cubi, malcontato 37.000 vani) e al circa 20% di ampliamenti e nuove costruzioni abusive che sfuggono al calcolo ufficiale. Più uffici, negozi, capannoni e tutte le altre varie ed eventuali.

Una sbornia di cemento. Gli effetti sono i cartelli “Vendesi” e “Affittasi” che, non so voi: io ormai li vedo in quasi tutti gli isolati.

I prezzi degli immobili sono comunque alti, mi direte. Vero, rispondo io: ma col 20% delle abitazioni inutilizzate, non possono rimanere alti ancora a lungo. La bolla è pronta a scoppiare in faccia a qualcuno.

E quando scoppierà, sarà il caso di ricordarsi i nomi dei senatori Pdl che hanno contribuito a gonfiarla con l’ennesima proposta di condono: Sarro, Nespoli, Fasano, Izzo, Giuliano, Vetrella, Compagna, Calabrò, Lauro, Pontone, De Gregorio, Esposito, Coronella e Sibilla.

dal sito http://www.blogeko.it

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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Cari Amici, non lasciamoci imbambolare dal fatto che le frane siano solo causate dal costruire in Abuso la vera e indiscutibile
causa l'abbiamo gia costatata a Messina che con milioni di Euro stanziati per condotture fogniarie, Barriere anti slittamento e quantaltro, molti e veri deliquenti si sono intascati la maggior parte degli stanziamenti, non facendo assolutamente nulla, e li che dobbiamo agire non mettendo la manutezione e prevenzione nelle mani di certe Iene che meritano la forca. Saluti S. Cavitolo

baggi1973 ha detto...

hai ragione amico,
l'abusivismo, per quanto deprecabile, è soltanto una voce del problema. Purtroppo la gestione mafiosa degli appalti è sotto gli occhi di tutti, e ne constatiamo le conseguenze quasi quotidianamente.
L'importante è denunciare, e la rete ci viene in aiuto in tal senso.
Grazie per il commento!

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