Crisi finale, bancarotta dei governi, Marc Faber
di Felice Capretta – http://informazionescorretta.blogspot.com/ – 3 dicembre 2009
Interessante notizia in corso di pubblicazione in queste ore sui media mainstream: Cipollini investe una vecchietta mentre provava la bici nuova (Cipollini, non la vecchietta).
Tgcom ci informa doverosamente che l’anziana è caduta a terra.
Già.
Forse sarebbe stato opportuno dedicare un minimo di spazio ad un approfondimento in campo economico. Ne abbiamo trovati alcuni notevoli, senza particolare sforzo, uno di questi è una interessante intervista a Marc Faber su Bloomberg.
Faber: la crisi finale sarà la bancarotta dei governi
Marc Faber è noto per aver fatto uscire i suoi clienti dai mercati azionari una settimana prima del crollo dell’ottobre 1987. Inoltre nel 2007 aveva anticipato a Fox News l’attesa di una importante correzione di mercato.
Questi alcuni stralci dell’intervista.
[il caso di Dubai] ci ricorda che anche le nazioni possono fare default, quindi le aziende che sono percepite come “garantite dal governo” possono fare default.
Questo [il caso di Dubai] è un campanello di allarme che i mercati non hanno preso seriamente perchè vedono che ogni volta che c’e’ un problema le banche centrali arrivano e stampano più denaro. E quindi se c’e’ ancora debolezza, ci saranno altri pacchetti di stimolo.
Alla domanda del giornalista se Faber puo’ anticipare default sovrani o quasi-deafult nei prossimi 6m/anno, risponde così:
Nei prossimi 6 mesi o anno probabilmente no[n ci saranno] perchè [le nazioni] possono stampare denaro. Nel caso dell’eurozona ci sono nazioni deboli come la Grecia che possono scegliere di lasciare l’eurozona. Ma è possibile, immagino, che molti governi finiranno senza soldi, USA inclusi.
Altra domanda su Grecia, Lettonia, Irlanda e sui CDS, la cui impennata dei prezzi conferma i tmori su questi paesi.
Faber:
Penso che inizialmente saranno salvate, ma, come ho detto, nella storia occasionalmente ci sono stati enormi default sovrani [...] e quello che abbiamo visto è solo la punta dell’iceberg.
Abbiamo avuto crisi finanziaria nel 2008.
Abbiamo avuto quantitative easing e pacchetti di stimolo nel 2009.
Ma niente è stato risolto, solo hanno spostato in là [il problema].
La crisi finale non sarà solo la bancarotta delle banche e del settore finanziario come nel 2008, ma sarà la bancarotta dei governi.
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